luca avoledo
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17 giugno 2011

Escherichia coli: il batterio killer in Francia e Italia?

Hamburger infetti da escherichia coli
Oltralpe sette bimbi hanno contratto l'infezione, da noi sono state sequestrate 97 tonnellate di carne macinata. Quanto è diffuso in Francia e in Italia il ceppo killer del batterio Escherichia coli?

Dei sette bambini della zona di Lille che si sono infettati mangiando hamburger surgelati, il più piccolo, di soli due anni, è in gravi condizioni. E le autorità francesci paventano la comparsa di nuovi casi già nelle prossime ore.

Il ceppo di Escherichia coli patogeno è però diverso da quello che sta tenendo col fiato sospeso la Germania da settimane e che ha provocato finora 39 decessi e più di 3.300 infettati: si tratterebbe infatti del più comune, ma non meno temibile, ceppo enteroemorragico O157:H7 (lo stesso che causa circa 20.000 casi di infezione e 100 - 200 decessi all'anno negli Stati Uniti, dove c'è un grande consumo di carne bovina macinata, in genere "al sangue"), mentre quello tedesco è il ceppo O104:H4.

In Italia, il Ministro della Salute Fazio ha ordinato il sequestro in via cautelativa di quasi cento tonnellate di macinato della stessa azienda produttrice i cui prodotti sono sospettati di essere all'origine dell'infezione in Francia. I risultati delle analisi saranno resi noti all'inizio della prossima settimana. Lo stesso Ministro si è tuttavia affrettato a tranquillizzare i consumatori, invitandoli a non modificare le abitudini alimentari e ribadendo che, se la carne viene cotta a lungo, non c'è alcun rischio di contrarre l'infezione da Escherichia coli, anche nella malaugurata ipotesi che dovesse risultare contaminata.

Come abbiamo già avuto occasione di scrivere nel primo articolo dedicato a Escherichia coli killer, infatti, il calore uccide il batterio ed è il consumo di alimenti crudi o, nel caso di frutta e verdura, non ben lavati, che può rappresentare eventualmente un rischio.

In ogni caso, quanto accaduto in Francia dimostra che l'eventualità di una contaminazione non riguarda certo solo i germogli o gli alimenti biologici, come nei giorni scorsi avevamo già spiegato nel nostro aggiornamento sull'epidemia da Escherichia coli enteroemorragico e come invece qualcuno ultimamente aveva ventilato.

Proprio oggi anche l'autorevole quotidiano inglese The Indipendent ha lanciato l'accusa che l'uso crescente e sconsiderato di antibiotici negli allevamenti intensivi possa essere all'origine dei fenomeni di antibioticoresistenza e della selezione di ceppi di E. coli (così come di altri batteri) verso cui si rischia di non avere presidi farmacologici efficaci in caso di epidemia.

Che il ceppo di Escherichia coli enteroemorragico sia O157:H7 oppure O104:H4, le misure protettive da adottare comunque non cambiano e sono quelle che abbiamo già segnalato nell'articolo il cui link è riportato per primo qui di seguito.

PER APPROFONDIRE L'ARGOMENTO
Batterio killer: come difendersi da Escherichia coli
Di batteri killer, cibi biologici e Garattini
Escherichia coli killer: infezione sotto controllo?

PER SAPERNE ANCORA DI PIÙ
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