luca avoledo
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1 febbraio 2012

Mense scolastiche, Il Fatto Alimentare contro Berrino: a chi dà fastidio se i nostri figli mangiano sano?

Bambini e mense scolastiche
Il Fatto Alimentare si scaglia contro Franco Berrino a proposito dell'alimentazione da lui proposta nelle mense scolastiche di Milano. Ma a chi dà fastidio se i nostri figli mangiano sano?

Nei giorni scorsi, Il Fatto Alimentare ha pubblicato un articolo di Roberto La Pira, in cui viene fortemente criticato l'approccio alimentare di Franco Berrino, originale medico epidemiologo esperto di alimentazione naturale, direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell'Istituto Nazionale dei Tumori e (ormai ex) consulente di Milano Ristorazione, la società che ha in gestione la refezione scolastica a Milano.

Nell'articolo, Il Fatto Alimentare invita Milano Ristorazione a non rinnovare il contratto scaduto a Berrino, reo, secondo La Pira, di proporre nelle mense scolastiche un modello alimentare "singolare". Così il giornalista scrive testualmente:
Il mondo scientifico e i nutrizionisti non possono restare indifferenti di fronte a questa situazione "imbarazzante"... Hanno il dovere etico di intervenire e di esprimere una posizione. Da tre settimane il contratto di consulenza tra Berrino e Milano ristorazione è scaduto, forse non è il caso di rinnovarlo.
Ho avuto il privilegio di conoscere personalmente Franco Berrino l'anno scorso, a un convegno dove partecipavamo entrambi come relatori. Non condivido tutti i suoi punti di vista, ma fin da subito ho provato una profonda ammirazione per quest'uomo, minuto e pacato, a cui va l'indubbio merito di aver cominciato, molti anni fa e uno tra i pochi medici, a parlare delle relazioni tra cibo e salute e soprattutto tra alimentazione e cancro (Umberto Veronesi vi ci si è dedicato solo in tempi ben più recenti). Berrino ha così dato vita a illuminate iniziative, come Cascina Rosa e il Progetto Diana, dedicate alla prevenzione dei tumori e delle loro recidive mediante l'alimentazione naturale o, più propriamente, una sana alimentazione. I pazienti che hanno incrociato la loro strada con la sua ammontano ormai a più di 2.000.

Per chi ci segue abitualmente il rapporto tra cibo e malattia sembra forse un tema scontato. Non è così: in Italia la nutrizione è ancora per larghissima parte affrontata e divulgata quasi solo in termini di calorie, ingrassamento e poco altro. E basta guardare una qualsiasi trasmissione televisiva dedicata all'argomento per rendersene conto.

Ho parlato con molte persone che hanno avuto un cancro e che sono state seguite in maniera convenzionale. Chiedendo loro se avessero ricevuto una dieta specifica o almeno qualche indicazione particolare, la risposta è stata, tranne rare eccezioni: "Mi hanno detto di continuare a mangiare quello che ho sempre mangiato".

Franco Berrino propone invece un'alimentazione che ha diversi punti di contatto con quella che ben conoscono i nostri lettori. Suggerisce l'uso generoso di verdura, frutta, cereali integrali e alternativi al frumento, legumi, pesce grasso, frutta in guscio, cibi freschi e alimenti biologici, invitando a eliminare o comunque a ridurre drasticamente i prodotti industriali. Che sia questo che a Il Fatto Alimentare dà tanto fastidio?

Forse nessuno ha detto a Il Fatto Alimentare che è in corso una vera e propria epidemia di obesità infantile e che l'Italia è il paese al mondo che ne ha il più alto tasso di crescita (un bimbo su tre è in sovrappeso e uno su dieci è obeso).

Forse La Pira non sa che i nostri bambini consumano quotidianamente cibi industriali impoveriti del loro capitale nutritivo originario e per giunta arricchiti di grandi quantità di zucchero, sale, farina raffinata (rigorosamente di frumento), grassi vegetali saturi quando non addirittura idrogenati, lieviti, coloranti, edulcoranti e additivi vari.

Forse a Il Fatto sono troppo indaffarati e non hanno avuto la possibilità di dare uno sguardo, fosse anche distratto, alle ricerche degli ultimi vent'anni, almeno a quelle (assai numerose e pubblicate sulle più autorevoli riviste scientifiche) che hanno messo in relazione l'iperproduzione di insulina da parte dell'organismo con il cancro, l'obesità, il diabete, l'infiammazione e molto altro ed evidentemente ignorano il ruolo cruciale giocato dallo zucchero, dai dolci e dai cereali raffinati in questo fenomeno.

Forse Il Fatto Alimentare, se fosse a conoscenza di tutto ciò, non solo ci risparmierebbe certi articoli, ma selezionerebbe anche con maggior attenzione i suoi sponsor (proprio in queste ore si alternano nella testata del sito una nota marca di pandori e panettoni, pasta di frumento immancabilmente raffinata e un'azienda cioccolatiera), contribuendo molto meglio di quanto faccia oggi allo sviluppo di una più sana cultura alimentare, per l'infanzia e non.

PER APPROFONDIRE L'ARGOMENTO
Far mangiare verdura ai bambini nascondendola negli altri piatti
Mangiare integrale fa bene e protegge dal cancro
Proprietà e benefici della melanzana contro radicali liberi e cancro
Più broccoli per la prostata
Il menu per dimagrire

PER SAPERNE ANCORA DI PIÙ
Alimentare il BenessereFranco Berrino
Franco Angeli Editore
L'Alimentazione Naturale del BambinoTiziana Valpiana
Red Edizioni
Prevenire i Tumori Mangiando con GustoAnna Villarini, Giovanni Allegro
Sperling & Kupfer Editori
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