luca avoledo
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27 marzo 2024

Test intolleranze alimentari a Milano

Alla Clinica del Cibo del dottor Avoledo a Milano potete fare il test delle intolleranze alimentari
Per scoprire certe ipersensibilità al cibo e superare i disturbi che provocano si può ricorrere a uno specifico test per le intolleranze alimentari. A Milano si può eseguire alla Clinica del Cibo.

Quello delle reazioni avverse al cibo è un tema decisamente controverso e non per tutte queste manifestazioni esistono metodi convalidati adatti a diagnosticarle. I test per le intolleranze alimentari disponibili, in effetti, sono molti e diversificati, benché per la maggior parte di loro manchino sufficienti evidenze scientifiche.

Proviamo a fare un po' di chiarezza, approfondendo anche la tipologia di indagine scelta dalla Clinica del Cibo per il suo test intolleranze alimentari a Milano e le motivazioni alla base.


Deve essere operata innanzitutto un'importante distinzione tra le intolleranze alimentari in senso stretto e altri fenomeni di ipersensibilità legati al cibo, che appaiono persino più diffusi delle vere intolleranze.


Intolleranze alimentari e food sensitivity


Le intolleranze alimentari rappresentano reazioni avverse al cibo di carattere individuale, che si manifestano in seguito all'ingestione di determinati alimenti o sostanze che nella popolazione sana non causano sintomi di sorta, né risposte fisiologiche inappropriate.

Le intolleranze alimentari unanimemente riconosciute a livello medico-scientifico sono pochissime: l'intolleranza al lattosio, l'intolleranza al glutine (celiachia), l'intolleranza al fruttosio (fruttosemia) e non molte altre. Rappresentano vere e proprie malattie, per cui esistono test diagnostici specifici (breath test al lattosio, dosaggio nel sangue di anticorpi anti-endomisio e anti-gliadina per la celiachia ecc.) e terapie alimentari da seguire a tempo indeterminato e in modo rigoroso (astensione dal consumo di cibi contenenti lattosio, glutine ecc.). Nessuna di queste intolleranze alimentari è guaribile: la persona ne sarà affetta per tutta la vita. Ciò che può e deve essere fatto è gestire sintomi ed evoluzione della patologia, risultato che si riesce a conseguire, in genere assai efficacemente, grazie alla dietoterapia.


A fianco delle intolleranze alimentari propriamente dette si riscontra un ampio gruppo di fastidi, malesseri e disturbi correlati al consumo di alimenti e sostanze differenti da lattosio e glutine e che sembrano interessare fasce di popolazione più numerose.

E' questo il vasto campo delle cosiddette food sensitivity, le sensibilità alimentari di carattere non patologico e, quando correttamente affrontate, del tutto recuperabili, ma in grado comunque di deprezzare fino alla loro risoluzione la qualità di vita, a volte anche assai severamente.


Test DRIA per le intolleranze alimentari
Test intolleranze alimentari a Milano
Potete effettuarlo presso
La Clinica del Cibo del dottor Avoledo


La verifica di queste ipersensibilità alimentari è demandata a test di carattere non convenzionale, di tipologia, costo e affidabilità anche molto differenti tra loro, che vengono somministrati nei luoghi più vari (dagli studi medici alle erboristerie, dai laboratori di analisi alle farmacie) e non sempre da personale adeguatamente formato.


Le intolleranze alimentari e i loro sintomi


Sui meccanismi alla base delle intolleranze alimentari c'è ancora notevole indeterminatezza. Se per alcune di esse, come l'intolleranza al lattosio, è noto che la causa è da ricondurre alla carenza di un enzima che rende incapaci di digerire questo zucchero del latte, nel caso di molte ipersensibilità alimentari, e senz'altro di quelle che, per evitare confusioni semantiche, sarebbe più opportuno definire collettivamente come food sensitivity, pare probabile la responsabilità di fenomeni di natura infiammatoria, legati anche all'uso sistematico, quando non all'abuso, di certi alimenti o gruppi alimentari, percepiti dall'organismo come un attacco a cui opporre la fisiologica risposta difensiva, ovvero, appunto, la reazione infiammatoria.

Il cibo è in grado di stimolare o sostenere fenomeni infiammatori, anche di bassa intensità. Si tratta di quella che viene definita infiammazione cronica sistemica di basso grado (chronic low-grade inflammation).

Proprio in uno stato persistente di flogosi, seppur di grado lieve, viene identificata la matrice che accomuna tanti degli sfaccettati sintomi che possono essere provocati o aggravati da intolleranze alimentari: pancia gonfia, colite, diarrea, stitichezza, dermatiti, orticaria, tendenza a ingrassare o difficoltà a dimagrire, mal di testa, stanchezza, ripetute infezioni urinarie, respiratorie o da candida e molte altre e diversificate condizioni e malattie che a volte rispondono con scarso successo alle terapie farmacologiche.


Test allergologici e test per le intolleranze alimentari


Di fronte a sintomi e disturbi che possono anche essere simili a quelli delle allergie, alimentari e non, benché in genere meno eclatanti e più sfumati, non è raro pensare di sottoporsi alle classiche prove allergiche in ospedale.


Consumare o non consumare latte e derivati? Il dottor Luca Avoledo, biologo specialista in Scienza dell'Alimentazione, approfondisce a "Il mio medico" su TV2000.

Quando si tratta di intolleranze alimentari, tuttavia, tali prove risultano invariabilmente negative e non offrono risultati utili: infatti, queste forme di ipersensibilità al cibo non vedono il coinvolgimento di anticorpi quali le immunoglobuline E, che sono invece direttamente implicate nelle allergie alimentari e che gli esami allergologici ordinari vanno a ricercare.


Scoprire le intolleranze alimentari: quali test?


Esistono appositi metodi non convenzionali per evidenziare intolleranze alimentari che non siano quelle al glutine o al lattosio. Tra le procedure disponibili, il test DRIA presenta particolari vantaggi.

E' possibile effettuare questo tipo di test per le intolleranze alimentari a Milano presso La Clinica del Cibo.

Oltre a scegliere un test in grado di offrire effettivi risultati e a rivolgersi a centri e operatori esperti nella sua esecuzione, è necessario sapere che risulta altrettanto essenziale capire come gestire e superare le intolleranze alimentari eventualmente emerse. Effettuare semplicemente il test, infatti, non sarà sufficiente.


In presenza di food sensitivity, l'organismo deve essere attivamente aiutato a recuperare la tolleranza alimentare attraverso una dieta personalizzata di reintroduzione rapida e sicura dei cibi positivi al test. Sono invece da evitare controproducenti diete di eliminazione, ancora oggi frequentemente proposte e necessarie invece nelle allergie alimentari e nelle uniche intolleranze riconosciute in ambito medico (le citate intolleranze al glutine e al lattosio), le quali, a dispetto dell'identità terminologica, rappresentano fenomeni differenti e dai diversi meccanismi patogenetici.


Articolo di
biologo nutrizionista, specialista in scienza dell'alimentazione, dottore magistrale in scienze della nutrizione umana, dottore magistrale in scienze naturali, master in naturopatia.


PER APPROFONDIRE L'ARGOMENTO
La Dieta delle IntolleranzeJ. J. Virgin
Scopri i 7 cibi che ti fanno ingrassare, anche se sei a dieta
Pickwick

FONTI E BIBLIOGRAFIA SCIENTIFICA
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