luca avoledo
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17 marzo 2016

Troppo calcio per l'osteoporosi raddoppia il rischio d'infarto

Formaggio fonte di calcio
Esistono precise evidenze scientifiche che dimostrano che assumere troppo calcio per l'osteoporosi raddoppia il rischio di infarto. Una riflessione sulla sua supplementazione si impone.

Ripensare l'integrazione di calcio in menopausa?


Non è la prima volta che mi capita di commentare la disinvoltura con cui, soprattutto alle donne in menopausa, vengono prescritti integratori di calcio ad alto dosaggio per prevenire e combattere la rarefazione ossea.

Merita di essere ricordato un importante studio pubblicato pochi anni fa sul British Medical Journal, che attesta che i pericoli di una supplementazione spesso incauta di calcio superano i vantaggi per la salute.

I ricercatori dell'Università di Uppsala si sono posti l'obiettivo di verificare il nesso tra assunzione a lungo termine di questo nutriente e tasso di mortalità, monitorando per quasi un ventennio oltre 61.000 donne nate tra il 1918 e il 1948.

Caprese, fonte naturale di calcio
La nostra dieta è ricca di latticini.
L'analisi, che tiene conto dell'apporto complessivo di questo minerale (derivato cioè sia dalla dieta che da eventuali integratori alimentari), conclude che introdurre più di 1.400 milligrammi al giorno di calcio aumenta significativamente il rischio di mortalità, arrivando persino a raddoppiare le probabilità di decesso per malattie cardiache e incidenti cardiovascolari.

La soglia dei 1.400 milligrammi al giorno non è cosi fuori portata se si considerano due fattori: il primo è che i supplementi di calcio più prescritti dai medici ne contengono 1.000 milligrammi, il secondo è che la dieta dell'italiano medio conta tanti alimenti in cui questo minerale è ben rappresentato, latte e derivati in testa.

La giusta quantità di calcio contro l'osteoporosi


Per tutelare la salute delle ossa e contrastare l'osteoporosi bastano 700 milligrammi di calcio al giorno, come ha provato un analogo studio pubblicato circa un anno e mezzo prima.

Il resto può rivelarsi addirittura nocivo, facilitando l'insorgere di calcoli renali, accelerando il deterioramento cognitivo legato all'età ed esponendo, appunto, a patologie cardiovascolari, in primo luogo infarto.

Dati non opinabili mettono in guardia dai rischi per la salute derivanti da supplementazioni eccessive di calcio.
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