luca avoledo
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12 giugno 2013

Prevenire e contrastare l'Alzheimer con le vitamine B

Uomo anziano sorridente
Esistono soluzioni non farmacologiche utili nel rallentare la progressione di diverse forme di demenza. In particolare le vitamine B aiutano a prevenire e contrastare l'Alzheimer.

Sottolineiamo spesso il ruolo delle vitamine del gruppo B in ogni fase della vita e a maggior ragione se gli anni non sono più verdissimi, dal momento che questi nutrienti offrono un valido sostegno per potenziare la memoria e contrastare il decadimento cognitivo legato all'età.

Il meccanismo attraverso il quale le vitamine B, e nello specifico la vitamina B6 (piridossina), la B9 (acido folico) e la B12 (cobalamina), concorrono a migliorare la funzionalità cerebrale e a limitare i danni indotti dall'invecchiamento è collegato alla riduzione dei livelli di omocisteina nel sangue. Valori elevati di questo amminoacido - non rari nelle persone con più di 65 anni - non solo sono responsabili di alto rischio cardiovascolare, ma rappresentano anche uno dei principali fattori predisponenti al decadimento cognitivo e in particolare all'Alzheimer.

Lavorando su queste premesse, una ricerca pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences ha dimostrato che in soggetti con diagnosi di deficit cognitivo lieve (identificato come fase preclinica della demenza e indicatore di probabile sviluppo di Alzheimer) integrazioni quotidiane di vitamina B6, acido folico e vitamina B12 rallentano il processo degenerativo e riducono addirittura del 70% l'atrofia nelle aree cerebrali interessate da questa malattia.

I dosaggi quotidiani di vitamine B utilizzati nella sperimentazione corrispondono a 20 milligrammi di vitamina B6, 800 microgrammi di acido folico e 500 microgrammi di vitamina B12. Si tratta di apporti che la dieta è ben lontana dal fornire, ma che un buon complesso vitaminico riesce ad assicurare (per approfondire, fate riferimento all'articolo Integratori di vitamine le dosi efficaci).

Il ricorso ragionato a supplementazioni di vitamine B si rivela quindi una risorsa non farmacologica documentatamente efficace per ridurre la gravità di diverse forme di demenza, malattia di Alzheimer inclusa.

L'ennesima conferma scientifica che gli integratori, se impiegati come rimedi complementari a uno stile di vita corretto e a un'alimentazione varia e ben bilanciata, contribuiscono in modo deciso al mantenimento e alla promozione della salute, del cervello e non solo.

Questo è ancor più vero, ovviamente, in assenza di quadri patologici conclamati: per restare in tema, le vitamine del gruppo B sono preziose per il buon funzionamento generale del sistema nervoso e offrono un aiuto importante in caso di stress, ansia, affaticamento mentale, stanchezza fisica, umore depresso.

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