luca avoledo
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16 febbraio 2022

L'ansia si cura anche con i rimedi naturali

Donna che cura l'ansia con i rimedi naturali
L'ansia si cura anche con i rimedi naturali: chi vive in uno stato di agitazione costante può contare su piante e integratori alimentari efficaci in tante situazioni per ritrovare serenità.

Per alcune persone l'ansia è lo stato emotivo prevalente non solo in situazioni di stress o di emergenza, ma nelle normali circostanze della vita di tutti i giorni.

A lungo andare questa sensazione di allarme, paura e preoccupazione costante peggiora la qualità della vita e in diversi casi può anche riflettersi sul piano fisico, con sintomi come tachicardia, nausea, bruciori di stomaco, cefalea, insonnia e altri ancora.

Questo articolo descrive tutti i più importanti presidi non farmacologici che combattono l'ansia e le sue somatizzazioni, senza provocare gli effetti collaterali che in genere hanno i medicinali adoperati nella terapia di questo disturbo.


Tra i più validi anti-ansia naturali compaiono erbe e piante dotate di proprietà calmanti, che possono essere impiegate da sole o in associazioni sinergiche. Esistono poi altri presidi naturali e integratori alimentari in grado di contrastare irrequietezza e apprensione, ancor più se abbinati ai fitoterapici.


Fitoterapia per l'ansia



1. Passiflora

Specifici trial clinici segnalano che i principi attivi della passiflora (Passiflora incarnata) hanno nell'ansia risultati addirittura confrontabili a quelli di alcune benzodiazepine, farmaci utilizzati in medicina per trattare diversi disturbi della sfera nervosa. Inoltre la passiflora mitiga l'ansia senza provocare torpore, incidere sulle performance intellettuali o creare dipendenza. Questa pianta è efficace anche per agevolare il risposo in coloro che soffrono di insonnia, specie se sostenuta da stati ansiosi.


Il dosaggio di Passiflora incarnata generalmente consigliato è di una capsula da 400-500 milligrammi di estratto secco titolato e standardizzato in flavonoidi al 4%, assunta un paio di volte al giorno. A questa posologia la passiflora è un rimedio sicuro, privo di effetti collaterali. Potrebbe però interagire con i farmaci ansiolitici, ipnotici e antidepressivi e pertanto l'impiego contemporaneo non è consigliabile.



2. Valeriana

La valeriana è tra le piante ansiolitiche più note e studiate. I suoi principi attivi, denominati acidi valerenici e concentrati nelle radici, agiscono sui recettori del GABA, neurotrasmettitore che inibisce la trasmissione degli impulsi nervosi, con una conseguente azione rilassante. Il mio consiglio è di preferire le capsule di estratto secco titolato e standardizzato in acidi valerenici da 200-400 milligrammi, di cui di solito se ne prende una fino a tre volte al giorno.


A dosaggi superiori la valeriana ha un effetto ipnoinducente e può quindi essere adatta in caso di insonnia. Come la passiflora, anche la valeriana deve essere assunta con cautela se si è in terapia con farmaci sedativi o con sonniferi, la cui azione verrebbe amplificata.



3. Biancospino

Per merito soprattutto di principi attivi come le procianidine, il biancospino (Crataegus monogyna) esplica un'azione sedativa sul sistema nervoso centrale, stemperando tensione e nervosismo. Contemporaneamente i flavonoidi contenuti nel biancospino sono efficaci per alleviare le somatizzazioni dell'ansia sull'apparato cardiovascolare, quali tachicardia e innalzamento della pressione arteriosa. Tra le preparazioni di biancospino più utili ci sono le capsule di estratto secco di foglie e fiori titolato e standardizzato in flavonoidi e procianidine al 2%.

Il trattamento alimentare dell'ansia del dr. Avoledo

Il dosaggio del biancospino è di norma di una capsula da 200 milligrammi assunta due-tre volte al giorno. A tale posologia Crataegus monogyna può essere adoperato dal soggetto sano in sicurezza, senza timore di effetti collaterali. Le principali controindicazioni all'impiego di questo rimedio naturale riguardano chi è in cura con antiaritmici e antipertensivi, farmaci con cui il biancospino può interagire.

L'associazione di più fitoterapici è particolarmente sinergica e ottiene risultati ancora migliori contro l'ansia rispetto alle piante singole.



4. Tiglio

Anche il tiglio (Tilia tomentosa) ha effetti ansiolitici e proprietà detensive. Sotto forma di gemmoderivato o macerato glicerico, la preparazione ricavata dalle gemme dell'albero, il tiglio è un rimedio dall'azione particolarmente dolce, che in molti casi può essere utilizzato persino da chi sia sotto trattamento farmacologico, secondo le modalità descritte nell'articolo sull'impiego del tiglio come presidio naturale rilassante.


Il dottor Luca Avoledo, biologo, nutrizionista ed esperto di naturopatia, descrive le soluzioni naturali e non farmacologiche contro ansia e insonnia a Radio 24.

Anche l'assunzione di una tisana di fiori di tiglio offre analoghi benefici. L'infuso può essere preparato impiegando i fiori e le brattee (le foglioline che sorreggono i fiori) del tiglio in taglio tisana da soli o in abbinamento ad altri fitoterapici ad azione simile o sinergica, quali il già citato biancospino. Se ne bevono 2-3 tazze al giorno.



5. Ashwagandha

L'ashwagandha (Withania somnifera) è il fitoterapico di prima scelta quando si tratta di mitigare l'agitazione e al contempo favorire concentrazione e vitalità. Questo antico rimedio ayurvedico, noto anche come ginseng indiano, coniuga documentate qualità ansiolitiche a effetti tonico-adattogeni, che potenziano la capacità dell'organismo di fronteggiare lo stress, acuiscono memoria e lucidità mentale e rivitalizzano le energie. Il ginseng indiano è il presidio naturale elettivo se l'ansia si accompagna a stanchezza psicofisica.


Le controindicazioni all'utilizzo dell'ashwagandha sono poche. Le ho riepilogate insieme alle specifiche sui dosaggi consigliati.



6. Melissa

La melissa (Melissa officinalis) è particolarmente indicata se l'ansia si ripercuote sullo stomaco, causando difficoltà digestive quali dolori e bruciori gastrici, senso di pesantezza, nausea, e più in generale nelle somatizzazioni viscerali.

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I suoi composti hanno proprietà calmanti e spasmolitiche, che aiutano anche ad alleviare i crampi addominali e gli altri sintomi della colite (la sindrome dell'intestino irritabile è spesso acuita da componenti ansiose). Dosaggi, controindicazioni ed effetti collaterali sono illustrati nell'approfondimento che ho dedicato a Melissa officinalis.



7. Griffonia

Grazie al contenuto dell'amminoacido 5-HTP (5-idrossitriptofano), Griffonia simplicifolia stimola la produzione di serotonina. Aumentano così nel corpo i livelli di questo neurotrasmettitore che regola la percezione di serenità e benessere, con effetti sul controllo di ansia, inquietudine e agitazione.


Le proprietà psicoattive della griffonia la rendono un fitoterapico interessante anche per contrastare la depressione, combattere gli attacchi di fame nervosa e agevolare il sonno ostacolato tanto da componenti tensive quanto da un'imperfetta sincronizzazione dell'orologio interno dell'organismo (la serotonina è infatti il precursore della melatonina, l'ormone regolatore del ciclo sonno-veglia). Nell'articolo sulla griffonia ho indicato tutte le informazioni su posologia efficace, effetti collaterali, interazioni farmacologiche e controindicazioni di questa pianta.


Altri rimedi naturali per vincere l'ansia


Fitoterapici e rimedi erboristici non sono affatto gli unici presidi dolci a cui poter far ricorso per contrastare irrequietezza e ansietà. Ne esistono molti altri, come quelli riferibili all'ambito degli integratori alimentari e dei nutraceutici. Questi sono due dei miei preferiti.



1. Magnesio

Tra i principali benefici del magnesio c'è anche il suo contributo all'armonia psicoemotiva. Un'integrazione di questo minerale potrebbe quindi essere valutata in caso di irritabilità, agitazione, nervosismo, inquietudine, difficoltà di gestione dello stress, anche quando associate a manifestazioni fisiche, come spasmi muscolari e mal di testa muscolotensivo.


Suggerisco di scegliere le formulazioni più biodisponibili e rispettare un dosaggio di magnesio compreso tra 100 e 500 milligrammi di minerale puro al giorno.



2. Litio oligoelemento

In oligoterapia il litio è il rimedio d'eccellenza per riequilibrare diversi aspetti della salute nervosa. Con delicatezza e senza provocare effetti indesiderati, l'oligoelemento litio combatte l'ansia, agendo come il magnesio anche sulle conseguenze muscolari di tensione e nervosismo, quali le contratture localizzate al collo e alla schiena.


Si prende in genere una fiala di litio oligoelemento da una a tre volte al giorno, osservando le modalità di assunzione che valgono per tutti i rimedi oligoterapici.


Articolo di
biologo nutrizionista, dottore magistrale in scienze della nutrizione umana, dottore magistrale in scienze naturali, master universitario in naturopatia.


PER APPROFONDIRE L'ARGOMENTO
Ansia e StressEnrica Campanini
Un aiuto dalla natura
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FONTI E BIBLIOGRAFIA SCIENTIFICA

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