luca avoledo
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18 luglio 2018

Vitamina D: 3 benefici che non ti immagini

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Il suo rapporto con la salute coinvolge soprattutto la solidità ossea, le difese immunitarie, il cervello. Ci sono però almeno altri tre benefici della vitamina D che meritano di essere conosciuti.

Negli ultimi tempi il ruolo della vitamina D è sempre più approfonditamente indagato dalla ricerca scientifica, che ne sta documentando proprietà ben maggiori rispetto a quelle accertate fino a solo pochi anni fa e relative al determinante contributo di questa sostanza per l'assorbimento e la fissazione del calcio nel tessuto osseo.

Oggi è ben acquisito che mantenere congrui livelli di vitamina D nell'organismo non solo è la premessa necessaria per proteggere lo scheletro e prevenire l'osteoporosi, ma aiuta anche a sostenere le capacità cognitive, come la memoria, e regola la risposta immunitaria, concorrendo a difendere dalle infezioni, riducendo il rischio di alcune forme di cancro, temperando la vulnerabilità a diverse patologie di tipo autoimmune.

Il nesso tra vitamina D e salute è profondo e polivalente e investe tanto il benessere del corpo quanto l'efficienza intellettiva.

Fanno parte del contributo di questa sostanza a una salute migliore anche i seguenti tre benefici della vitamina D, meno noti ma non meno significativi.

1. Vitamina D contro sovrappeso e obesità


Sappiamo che sovrappeso e obesità si riscontrano più frequentemente in soggetti con bassi livelli di vitamina D.


Per converso, è dimostrato che correggere l'ipovitaminosi D con un'integrazione di questa molecola aiuta a eliminare i chili in eccesso.

La vitamina D si comporta da fattore di modulazione dell'adipogenesi: ostacola la formazione di nuove cellule adipose e l'accumulo di depositi di grasso nel corpo.

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La vitamina D è inoltre implicata nella sintesi della serotonina. Inadeguate concentrazioni di questo neurotrasmettitore, tra i principali responsabili biochimici della regolazione dell'umore, perturbano anche il meccanismo alla base del senso di sazietà: se il segnale della fame viene alterato, si può essere portati a mangiare più del necessario, con conseguente tendenza a ingrassare.

2. Più vitamina D per restare incinta


Appropriati livelli circolanti di vitamina D incidono sulla sfera sessuale femminile, ottimizzando le probabilità di una gravidanza. Viceversa, deficit di vitamina D interferiscono con lo sviluppo del feto e sono associati a una maggiore incidenza di aborti spontanei.

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Dal momento che anche qualità e motilità spermatica sembrano influenzati dai valori della vitamina D, verificare i livelli sierici di questo micronutriente e, quando necessario, intervenire per riequilibrarli, si pone come una strategia utile, naturale e a basso costo per massimizzare le chanche di concepimento nelle coppie subfertili.

3. Ridurre il rischio di menopausa precoce con la vitamina D


L'influsso della vitamina D sull'assetto ormonale femminile è confermato da altre evidenze, tra cui uno studio americano condotto su un campione di oltre 115.000 donne, che ha attestato come una dieta ricca di alimenti ad alto contenuto di vitamina D possa ridurre anche del 17% il rischio di menopausa precoce.

La rosa dei cibi provvisti di buone concentrazioni di vitamina D è limitata. In particolare, per chi appartiene alle categorie più a rischio di ipovitaminosi D può essere opportuno valutare l'uso di integratori alimentari.


Poiché rientra tra i comportamenti utili per ritardare la fine dell'età fertile, assicurarsi un buon introito di vitamina D offre ulteriori vantaggi indiretti alla salute della donna, aiutando a prevenire la prematura comparsa di disturbi la cui incidenza tipicamente aumenta in menopausa, come le malattie cardiovascolari e la citata osteoporosi.


Articolo di
biologo nutrizionista, dottore magistrale in scienze della nutrizione umana, dottore magistrale in scienze naturali, master universitario in naturopatia.


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