luca avoledo
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31 maggio 2023

Colite: le cure naturali per la sindrome dell'intestino irritabile

Dolori addominali provocati dalla colite spastica
Cure naturali per la sindrome dell'intestino irritabile o colite sono in grado di ridurre severità e frequenza delle crisi, mitigando dolori addominali, gonfiore, stitichezza e diarrea.


I sintomi dell'intestino irritabile


Le tante persone che soffrono di colite, più propriamente definita sindrome dell'intestino irritabile, sanno più che bene di cosa si tratta.

Questa patologia gastroenterologica si manifesta tipicamente con pancia gonfia, dolori addominali e regolarità intestinale spesso ridotta a un miraggio, a seconda che prevalga la forma che comporta stitichezza ostinata oppure la variante che determina episodi di diarrea, o, ancora, una condizione mista (il cosiddetto alvo alterno), che intervalla periodi di stipsi a fasi diarroiche o comunque caratterizzate da evacuazioni troppo frequenti e feci non ben formate.


Come intervenire naturalmente contro la colite


Per coloro che si riconoscono in questo quadro è arrivato il momento di continuare il discorso avviato nell'articolo Cinque soluzioni efficaci per la colite, mettendo in luce le cure naturali che si sono dimostrate in grado di attenuare i sintomi della sindrome dell'intestino irritabile e controllare nel tempo questa condizione.


Il dottor Avoledo, biologo nutrizionista, parla a Il Mio Medico su TV2000 degli interventi nutrizionali e naturopatici per liberarsi della colite e del gonfiore addominale.

Esaminiamo quindi alcuni dei rimedi naturali più idonei in tema di fitoterapia, integratori alimentari e alimentazione per la colite.


Fitoterapia per la colite



1. Olio essenziale di menta piperita

L'olio essenziale di menta piperita (Mentha x piperita) si è rivelato un rimedio decisamente valido nella sindrome dell'intestino irritabile.

L'olio essenziale di menta piperita esercita un'attività spasmolitica sulla muscolatura liscia del colon e attenua i crampi della colite. E' anche dotato di proprietà disinfettanti e antifermentative, che aiutano a contrastare il gonfiore dovuto all'eccessiva presenza di gas nel tratto intestinale.

Tra le numerose evidenze a favore dell'efficacia di questo presidio ricordo uno studio randomizzato e in doppio cieco pubblicato su Digestive and Liver Disease: quattro settimane di trattamento con olio essenziale di menta piperita somministrato per bocca portano a riduzione dei dolori addominali, miglioramento del transito intestinale e attenuazione del meteorismo.


In caso di colite è opportuno assumere l'olio essenziale di menta piperita sotto forma di capsule predosate, da prendere un paio di volte al giorno, una ventina di minuti prima dei pasti.

Le principali controindicazioni all'uso interno dell'olio essenziale di menta piperita riguardano le persone affette da malattia da reflusso gastroesofageo o ernia iatale, soprattutto se si utilizzano formulazioni non gastroresistenti.


2. Manna del frassino

Particolarmente degna di menzione per la sua azione dolce e non irritante è la manna del frassino, una sostanza che si estrae incidendo la corteccia di questa pianta e che è caratterizzata da un notevole contenuto di principi attivi utili per regolarizzare la motilità intestinale e normalizzare il volume e la consistenza delle feci, tra cui in primo luogo la mannite (o mannitolo).

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Ho scritto un articolo "monografico" sulle proprietà della manna di frassino e sulle sue modalità d'uso.


3. Melissa e altre erbe sedative

Fitoterapici dalle virtù sedative sono poi indicati come rimedi naturali di fondo per la sindrome dell'intestino irritabile, nella quale la componente nervosa e psicoemotiva gioca spesso un ruolo non secondario. Tra le soluzioni dolci ad azione calmante una delle più adatte proprio per il suo effetto specifico sulle somatizzazioni gastrointestinali di agitazione e nervosismo e l'ipersensibiltà viscerale è la melissa (Melissa officinalis).

Buoni risultati si ottengono in genere anche con erbe quali valeriana (Valeriana officinalis) e passiflora (Passiflora incarnata). Nell'articolo Fitoterapia e disturbi gastrici su base nervosa: le proprietà della melissa ho riportato le indicazioni sulle caratteristiche e sulla posologia di Melissa officinalis, mentre l'approfondimento su passiflora e valeriana è disponibile nell'articolo Cure naturali per l'insonnia.


Integratori alimentari per la colite



1. Probiotici

I trattamenti periodici con fermenti lattici (o probiotici) costituiscono una strategia difensiva di primaria importanza nella colite. Nella sindrome del colon irritabile, la flora batterica residente nell'intestino rischia frequentemente di essere compromessa, sotto il profilo sia qualitativo che quantitativo. L'assunzione di probiotici appare indispensabile per il riequilibrio del microbiota intestinale.

Un buon professionista saprà orientare, a seconda delle circostanze, verso integratori di probiotici multiceppo (contenenti più ceppi batterici differenti) oppure prodotti a un solo ceppo, che in entrambi i casi è essenziale che siano di qualità comprovata.

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Intestino regolare
Su Radio 24 il dr. Luca Avoledo parla con altri esperti dei rimedi naturali per l'intestino.

Optare per probiotici confezionati in capsule gastroprotette o scegliere fermenti microincapsulati (una tecnologia produttiva che riveste non la capsula, ma direttamente i microrganismi) o, ancora, ricorrere a specifici ceppi di fermenti lattici gastroresistenti massimizza le probabilità che i batteri benefici giungano indenni nell'intestino.

Se invece si scelgono altre formulazioni, diventa importante assumere i probiotici subito dopo i pasti, in modo che il cibo ingerito attenui l'azione dei succhi gastrici, potenzialmente lesiva della vitalità dei batteri.

L'appuntamento in studio con il dottor Avoledo per il benessere dell'intestino

I probiotici sono rimedi naturali sicuri e pressoché privi di effetti collaterali e interazioni farmacologiche.


2. Quercetina

Risultano di solito utili anche supplementazioni di quercetina (o quercitina), un flavonoide dotato di proprietà antiossidanti, in particolare quando dolori crampiformi, pancia gonfia, stitichezza, diarrea o altri sintomi della colite si accompagnano a infiammazione e danni a carico della mucosa intestinale.

A causa di stress, comportamenti alimentari scorretti, utilizzo di farmaci o altro, la parete intestinale può infatti diventare porosa, consentendo il passaggio nel sangue di tossine, sostanze allergizzanti o altri agenti dannosi e dando luogo a quella che è chiamata sindrome dell'intestino permeabile o leaky gut syndrome, a cui diversi autori attribuiscono un ruolo importante nel sostenere fenomeni flogistici anche a distanza dal distretto intestinale. In questi casi la quercetina interviene agevolando la riparazione della mucosa.


La quercetina è abbondante in frutti di bosco, mele, agrumi, uva nera, capperi, broccoli e cipolle rosse, ma per raggiungere i dosaggi giornalieri efficaci è preferibile ricorrere a integratori alimentari in capsule, che suggerisco di assumere due volte al giorno, arrivando nella maggior parte dei casi a una dose quotidiana di 500 milligrammi di quercetina, un quarto d'ora prima dei pasti.

Di norma, l'utilizzo della quercetina non provoca effetti collaterali, ma è bene evitarlo se si è in cura con farmaci anticoagulanti, la cui azione potrebbe essere potenziata.


Alimentazione per la colite


Di alimentazione per l'intestino irritabile si potrebbe discorrere a lungo. Il solo tema dei FODMAP e di una dieta attenta a queste sostanze meriterebbe un articolo a sé.


1. Intolleranze alimentari e cibi critici

Qui voglio fornire alcuni chiarimenti su sostanze a uso voluttuario e a cui quindi è del tutto possibile rinunciare: in alcuni soggetti il consumo di alcol produce un peggioramento dei sintomi della colite, mentre la caffeina, che stimola la motilità intestinale, ha mostrato di acuire soprattutto i disturbi di coloro che lamentano scariche frequenti.

Quando si soffre della sindrome dell'intestino irritabile è però sicuramente opportuno intervenire in maniera personalizzata, investigando il campo delle intolleranze alimentari, sia quelle propriamente dette che le più sfumate food sensitivity.

Quello gastrointestinale è infatti uno degli apparati che più direttamente e intensamente risente delle conseguenze delle ipersensibilità ai cibi.

Una volta identificate le sensibilità individuali attraverso un apposito test per le intolleranze alimentari, introdurre correttivi mirati e temporanei nella dieta - senza tuttavia eliminare alcun cibo - e seguire sul lungo periodo un'alimentazione davvero varia figureranno molto probabilmente tra le misure più efficaci per tenere a bada la colite.

Consiglio di approfondire l'argomento con la lettura degli articoli Colite spastica e intolleranze alimentari, Stitichezza e intolleranze alimentari
e Pancia gonfia e meteorismo? Spesso è intolleranza alimentare.


Articolo di
biologo nutrizionista, dottore magistrale in scienze della nutrizione umana, dottore magistrale in scienze naturali, master universitario in naturopatia.


PER APPROFONDIRE L'ARGOMENTO
L'Intestino FeliceGiulia Enders
I segreti dell'organo meno conosciuto del nostro corpo
Sonzogno

FONTI E BIBLIOGRAFIA SCIENTIFICA
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