luca avoledo
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4 settembre 2018

Più proteine animali contro il cancro

Cancro: la dieta deve essere proteica
Più proteine animali contro il cancro e non meno, come tanti erroneamente credono: la giusta dose di questi nutrienti è utile per affrontare meglio la malattia oncologica e le relative cure.

Personaggi ai margini del mondo scientifico e una folta schiera di individui in odor di veganesimo che dovrebbero trascorrere più tempo sui libri invece che su YouTube alimentano, ormai da anni, un mito: il consumo di proteine animali andrebbe evitato da parte di chi ha il cancro e l'introito proteico complessivo dovrebbe comunque essere minimo.

Nonostante il tam tam del social media, che in tema di salute riesce a fare da cassa di risonanza a qualunque assurdità, la verità è però un'altra.

I malati oncologici sono spesso malnutriti, sarcopenici, debilitati, tutte condizioni che aumentano il rischio di morte e rendono più difficile la lotta contro il tumore, a maggior ragione per i soggetti anziani: chi suggerisce loro l'eliminazione dalla dieta delle proteine nobili compie un atto irresponsabile.

La letteratura scientifica documenta bene che, lungi dall'essere nocivo, il giusto apporto di proteine - e segnatamente di proteine animali - è anzi prezioso per affrontare la malattia.

L'ultima conferma in ordine di tempo arriva dalla ricerca pubblicata sul Journal of Medicinal Food nello scorso mese di giugno.


Il dottor Avoledo parla di dieta e cancro a "Buonasera Dottore" su TV2000.

Si tratta di uno studio clinico randomizzato e in doppio cieco - ovvero una tipologia di studi della più elevata validità scientifica -, in cui sono stati approfonditi gli effetti della somministrazione di proteine del siero del latte in pazienti oncologici.

Il siero è la parte liquida del latte che si separa da quella solida (la cagliata) durante il processo di lavorazione del formaggio. Viene utilizzato nell'industria casearia per produrre la ricotta.

Le proteine del siero del latte sono ricche di amminoacidi ramificati, amminoacidi che il corpo non è in grado di produrre (e per questo definiti amminoacidi essenziali) ed è quindi necessario assumere tramite gli alimenti, in particolare quelli di origine animale. Gli amminoacidi ramificati rientrano in modo importante nelle proteine che formano i muscoli e vengono impiegati nella formulazione di molti integratori alimentari, specie destinati agli sportivi.


Lo studio ha messo in luce come la supplementazione di proteine del siero del latte nei pazienti in chemioterapia sia in grado di migliorare lo stato nutrizionale, la funzione immune e i livelli di glutatione (un fondamentale antiossidante a livello cellulare).

Alla Clinica del Cibo dal dottor Avoledo per una dieta contro il cancro

E' bene precisare che il Journal of Medicinal Food è una rivista scientifica "peer-reviewed": i lavori che pubblica vengono previamente valutati da altri esperti dello stesso settore, a garanzia di qualità e credibilità.


Articolo di
biologo nutrizionista, dottore magistrale in scienze della nutrizione umana, dottore magistrale in scienze naturali, master universitario in naturopatia.


PER APPROFONDIRE L'ARGOMENTO
No VeganLuca Avoledo
La verità scientifica, oltre le mode
Sperling & Kupfer

FONTI E BIBLIOGRAFIA SCIENTIFICA

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