luca avoledo
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19 luglio 2011

Escherichia coli killer: infezione sotto controllo?

Germogli Sperli
Non se ne parla quasi più, ma come è finita la vicenda del batterio killer? Cosa è successo in quest'ultimo periodo in Europa e in Italia? L'infezione da Escherichia coli è sotto controllo?

Abbiamo scritto più volte dell'epidemia provocata dal batterio Escherichia coli enteroemorragico che ha causato 53 decessi e destato tanta attenzione mediatica e preoccupazione tra i cittadini e le istituzioni, anche fuori dall'Europa. Oggi però si fatica a trovare qualche informazione aggiornata in merito, non solo sui quotidiani, ma persino in rete.

Nelle scorse settimane si è scoperto che il focolaio tedesco e i successivi casi di infezione a Bordeaux di metà giugno, dovuti allo stesso temibile ceppo epidemico di Escherichia coli (l'ormai tristemente noto O104:H4), erano effettivamente collegati.

La responsabilità è stata ascritta a una partita di 15 tonnellate di semi di fieno greco (Trigonella foenum-graecum) contaminati, che avrebbero rappresentato il veicolo dell'infezione. I semi sarebbero stati importati dall'Egitto da un'impresa tedesca e poi rivenduti ad altre aziende di diversi Paesi europei. Ma non si è comunque capito in quale modo questi semi siano stati contaminati da EHEC.

In ogni caso, il 6 luglio la Commissione Europea ha disposto il blocco delle importazioni dall'Egitto di semi di fieno greco e di alcuni altri vegetali fino al 31 ottobre 2011.

Nell'ultima nota del Ministero della Salute, datata 7 luglio, il ministro Ferruccio Fazio ha ribadito che i controlli in Italia comunque proseguono, benché nel nostro Paese non ci sia alcun allarme, nessun caso di infezione da Escherichia coli enteroemorragico O104:H4 sia stato segnalato e il consumo di frutta e verdura è, nel rispetto delle consuete norme igieniche, sicuro. Solo ai cittadini italiani che devono recarsi nella Germania Settentrionale, e in particolare ad Amburgo, area in cui si è verificata la quasi totalità delle infezioni alimentari, viene rivolta la raccomandazione di non consumare crudi frutta, germogli e verdura locali.

In Europa, è stata recentemente lanciata un'allerta a tutti i Paesi membri della UE, Italia compresa, che ha invitato a ritirare dal commercio semi e germogli di fieno greco, per il rischio che possano essere contaminati da Escherichia coli enteroemorragico.

Lo ha fatto prontamente l'Alto Adige, che ha bloccato la vendita di due prodotti del marchio Sperli (nella foto), ovvero Keimsprossen-Saaten Bockshornklee (germogli e semi di fieno greco) e Asia-Mischungen (Miscele - Asia), che è commercializzato dalla ditta Biasion di Bolzano. Ai cittadini è stato inoltre raccomandato in via precauzionale di non consumare tali semi e germogli acquistati dallo scorso mese di febbraio in poi.

Porta la data di ieri, 18 luglio, la notizia più tranquillizzante. E' stata data dal direttore generale alla Direzione Salute della Commissione Europea, che ha affermato che l'infezione da Escherichia Coli è ormai sotto controllo e che sono stati rimossi dalla circolazione tutti i semi contaminati.

Ci auguriamo che, dopo alcuni facili entusiasmi e vittorie annunciate troppo precipitosamente, questa sia davvero la conclusione della vicenda del batterio killer.

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Escherichia coli: il batterio killer in Francia e Italia?

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