luca avoledo
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5 luglio 2023

Semi di psillio (Plantago psyllium) contro stitichezza e diarrea

Più regolarità intestinale con lo psillio
Stress, ritmi diversi, nuove abitudini alimentari in vacanza si riverberano sul funzionamento dell'intestino. Lo psillio è un rimedio naturale adatto sia in caso di stitichezza che di diarrea.

Dotato di numerosi tratti in comune con il cervello, l'intestino è sensibile tanto alle variazioni dello stile di vita quanto alle oscillazioni emotive.

Gestire le pendenze lavorative quando il personale è ridotto per i turni di ferie è una fonte di stress e persino organizzare le vacanze, conciliando il desiderio di evasione con la necessità di far quadrare il bilancio familiare o personale, è in grado di creare ansia. Così, pur senza soffrire della fastidiosa sindrome del colon irritabile, ci si può scoprire vulnerabili a episodi di diarrea o di stitichezza o addirittura soffrire di un'alternanza dei due disturbi.

Un valido supporto per ripristinare la corretta funzionalità intestinale è offerto dallo psillio (Plantago psyllium), rimedio naturale efficace sia in situazioni di stitichezza che in caso di evacuazioni troppo frequenti.


I semi di psillio rappresentano un presidio non farmacologico comodo da portare con sé in vacanza e facile da utilizzare, che consiglio a chi ha l'intestino come punto debole e teme le alterazioni del transito.


I principi attivi dello psillio per il benessere intestinale


Lo psillio contiene mucillagini, costituenti che appartengono al gruppo delle fibre solubili e che nelle piante hanno il compito biologico di trattenere acqua, preservandole dall'essiccamento.



1. Psillio e stitichezza

A contatto con l'acqua, le mucillagini di questo fitoterapico si gonfiano, aumentando e ammorbidendo la massa fecale, così da facilitare i movimenti peristaltici e l'evacuazione.


Lo psillio si rivela quindi adatto anche in quelle circostanze per cui si debbano evitare sforzi durante la defecazione, come in presenza di emorroidi interne o esterne.



2. Psillio e diarrea

Grazie al loro potere assorbente, le mucillagini dello psillio possono ridurre la frequenza delle scariche, perché aiutano a solidificare i prodotti di scarto: le feci liquide si addensano e diventano più compatte e consistenti.

L'appuntamento con il dottor Avoledo per il benessere dell'intestino


Psillio: dosaggi e modalità di assunzione


Come assumere lo psillio dipende dalla specifica necessità intestinale.

In caso di stitichezza, si versa un cucchiaio di polvere di semi di Plantago psyllium in un bicchiere d'acqua, si mischia e si assume subito, due o tre volte al giorno. Proprio per consentire l'espansione delle mucillagini, è necessario bere, dopo aver preso i semi, almeno un altro bicchiere d'acqua, meglio ancora se tiepida.

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Al contrario, in presenza di diarrea, lo psillio deve essere assunto con pochissima acqua, per ricercarne l'effetto astringente.

Il meccanismo d'azione dello psillio (lassativo o antidiarroico) è modulato dalle due diverse modalità con cui si assumono i semi e in particolare dalla quantità di acqua con cui li si accompagna.

Sia che si tratti di stipsi che di diarrea, è meglio assumere lo psillio lontano dai pasti.


Controindicazioni ed effetti collaterali dello psillio


Generalmente Plantago psyllium è ben tollerato, sicuro e privo di effetti indesiderati degni di nota. L'unica controindicazione significativa all'utilizzo di questo rimedio naturale è l'occlusione intestinale. Nella stipsi in gravidanza è comunque meglio prudenzialmente soprassedere e utilizzare presidi naturali persino più delicati, come le preparazioni a base di manna del frassino, prugna e tamarindo.


Il dottor Luca Avoledo, biologo nutrizionista e naturopata, descrive gli interventi naturali per il buon funzionamento intestinale.

Una cautela importante riguarda il contemporaneo utilizzo di farmaci, perché, insieme alle scorie, lo psillio favorisce anche l'eliminazione dei principi attivi dei medicinali. Per non indebolire l'efficacia delle terapie è necessario assumere questo presidio in orari diversi rispetto a quelli in cui si prendono le medicine.


Una curiosità: è a base di psillio pure l'isabgol (o ispaghul o anche ispaghula), uno dei più noti rimedi dell'ayurveda, l'antichissima medicina tradizionale dell'India.


Articolo di
biologo nutrizionista, dottore magistrale in scienze della nutrizione umana, dottore magistrale in scienze naturali, master universitario in naturopatia.


PER APPROFONDIRE L'ARGOMENTO
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FONTI E BIBLIOGRAFIA SCIENTIFICA

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