Le proprietà delle ciliegie: antinfiammatorie, antidolorifiche e antistress

Ciliegie rosse in una ciotola
Sì, sono anche squisite, ma le ciliegie hanno proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche e antistress utili per mitigare i sintomi di artrosi e artrite e migliorare sonno e umore.

Stiamo entrando nel vivo della loro stagione. E, per quanto i miei articoli sottolineino spesso il ruolo dei vegetali freschi nell'ambito di un'alimentazione sana e variata, vale davvero la pena spendere qualche parola in più sulle proprietà delle ciliegie, che sono tra i frutti a maggior contenuto di antiossidanti.

Le ciliegie, infatti, non sono solo deliziose, ma offrono anche una vasta gamma di benefici per la salute. Questi piccoli frutti rossi, tanto apprezzati per il loro sapore, sono ricchi di nutrienti essenziali e composti bioattivi in grado di contribuire al nostro benessere generale.

Studi scientifici hanno dimostrato che il consumo significativo di ciliegie può aiutare a ridurre l'infiammazione, migliorare la qualità del sonno e proteggere contro numerose malattie croniche.


In questo articolo, esploriamo dunque le benefiche proprietà delle ciliegie e come queste possono influire positivamente sulla salute, facendo luce su un frutto che, oltre a gratificare il palato, rappresenta un alleato prezioso per il nostro organismo.

Ciliegie contro infiammazione e dolore


Le ciliegie contengono flavonoidi antinfiammatori (in particolare, antocianine) che si sono dimostrati efficaci nel contenere i sintomi dell'artrosi, la progressiva degenerazione delle cartilagini articolari.




Più in generale le ciliegie sono un gustoso alleato in diverse forme di artrite, ovvero l'infiammazione delle articolazioni.

Sono state condotte ricerche specifiche su queste qualità salutistiche delle ciliegie.

Il dottor Luca Avoledo, biologo nutrizionista esperto di naturopatia e salute naturale, a "Il Mio Medico" su TV2000 parla dei benefici della frutta estiva.

Uno studio sul rapporto tra consumo di ciliegie e artrite gottosa segnala che mangiare questi frutti diminuisce del 35% le probabilità di subire attacchi della malattia, caratterizzata dall'accumulo di acido urico nel sangue e dalla formazione di depositi dei sali di quest'acido (gli urati) nelle cartilagini, nei tendini, nelle articolazioni e nei tessuti confinanti, con conseguenti infiammazione e dolori, spesso molto intensi.

L'azione antiflogistica esercitata dai flavonoidi presenti nelle ciliegie è efficace persino nel calmare il dolore dovuto a esercizi fisici intensi e nell'accelerare il recupero muscolare.




Mangiare una porzione di ciliegie prima e dopo l'attività fisica è quindi un buon modo per limitare i danni procurati dallo stress ossidativo ai muscoli e tornare più rapidamente in forze.

Il succo di ciliegia ha effetti antinfiammatori ancora maggiori del frutto tal quale, perché rende disponibili in forma concentrata i suoi principi attivi.

Evitate però di ricorrere abitualmente ai succhi industriali, tra l'altro quasi sempre ricchi di zucchero, e centrifugate da voi le ciliegie fresche: otterrete una bevanda squisita, oltre che benefica.


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Il mio consiglio per sfruttare al meglio le proprietà antidolorifiche e antinfiammatorie delle ciliegie? Consumare un paio di bicchieri al giorno di succo di ciliegie a stomaco vuoto.

Ciliegie per la salute della sfera nervosa


Inoltre, le ciliegie aiutano a combattere l'insonnia. Oltre ai flavonoidi, alle vitamine, ai minerali e ad altri fitonutrienti preziosi, le ciliegie hanno un interessante contenuto di melatonina, l'ormone che nell'uomo è implicato nella regolazione del ritmo sonno-veglia e che è ingrediente immancabile di integratori e prodotti naturali per facilitare il riposo.

Le ciliegie possono quindi essere di supporto a chi fa fatica a dormire. E' dimostrato che bere un bicchiere di succo di ciliegia al mattino e un altro alla sera migliora qualità e quantità del riposo, riducendo difficoltà di addormentamento e risvegli notturni.

Un appuntamento con il dottor Avoledo per scoprire le soluzioni naturali a infiammazione e dolore

Le ciliegie promuovono anche il buonumore e, insieme alla banana, costituiscono uno dei frutti che più direttamente concorrono ad allontanare ansia e depressione. Infatti, il consumo di ciliegie aumenta la disponibilità di serotonina, il neurotrasmettitore dell'appagamento e del benessere.

Intere o sotto forma di succo fresco, le ciliegie rappresentano un presidio alimentare e naturale nella gestione del dolore e dell'infiammazione e persino nella regolazione psicoemotiva e neurovegetativa.

Una manciata di ciliegie a colazione può quindi aiutare a iniziare la giornata con il sorriso, a maggior ragione se accompagniamo le ciliegie a mandorle, noci o altra frutta in guscio, in grado di influire positivamente sul tono dell'umore grazie in particolare al contenuto di magnesio.

Ciliegie per ritrovare la linea


A chi cerca poi un aiuto in più sul doppio versante salutistico ed estetico farà piacere sapere che il decotto di piccioli di ciliegia è un rimedio depurativo valido ed economico contro la ritenzione idrica.

Il decotto di piccioli di ciliegia è una preparazione tradizionale erboristica che sfrutta le qualità benefiche di una parte spesso trascurata del frutto: i peduncoli, o piccioli, appunto, che tengono attaccate le ciliegie ai rami. Questa pratica, radicata nella medicina popolare, è conosciuta per le sue proprietà diuretiche, drenanti e depurative.


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La preparazione del decotto di piccioli di ciliegia è molto semplice e richiede ben pochi ingredienti. Si procede così. Dopo aver consumato le ciliegie, i piccioli vengono raccolti e lasciati essiccare in un luogo asciutto e ben ventilato. Mettete quindi un pugno di peduncoli di ciliegia (30 grammi circa) in un litro d'acqua, accendete il fuoco e portate a ebollizione. Lasciate sobbollire per 10-15 minuti. Spegnete il gas, lasciate in infusione per un'altra decina di minuti, quindi filtrate il decotto per rimuovere i piccioli e consumate il liquido risultante caldo o freddo, 1-2 volte al giorno, per 3 settimane.

Giusto in tempo per l'imminente prova-costume...


Articolo di
Biologo nutrizionista, specialista in Scienza dell'Alimentazione, dottore magistrale in Scienze della Nutrizione Umana, dottore magistrale in Scienze Naturali, master in Naturopatia.

Fonti e bibliografia scientifica

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