luca avoledo
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31 gennaio 2024

Salute del fegato: i rimedi naturali efficaci

Dolore al fegato
Si può proteggere la salute del fegato con rimedi naturali efficaci, che aiutano anche a prevenire e a migliorare il trattamento e il decorso di malattie come la steatosi epatica e l'epatite.

Dal fegato dipendono processi fondamentali per la vita, quali il metabolismo dei nutrienti, la digestione dei grassi e la disintossicazione dell'organismo, grazie al filtraggio e alla neutralizzazione di sostanze nocive, agenti inquinanti e altre molecole potenzialmente pericolose.

Specifici rimedi naturali aiutano a salvaguardare il benessere epatico, a ridurre il rischio di disturbi legati ad alterazioni della funzionalità di questa ghiandola e persino a prevenire o a meglio gestire malattie del fegato vere e proprie.


Non solo in condizioni relativamente banali quali stanchezza immotivata, sonnolenza diurna, cattiva digestione, alito cattivo e stitichezza, ma addirittura in presenza di patologie come la steatosi epatica o fegato grasso, la più grave steatoepatite e le epatiti in genere si possono trarre vantaggi dall'impiego di rimedi naturali mirati.


Fitoterapia per il fegato


Nel novero delle risorse non farmacologiche più valide per difendere o potenziare la salute del fegato compaiono innanzitutto alcune erbe benefiche.



1. Cardo mariano

Il fitocomplesso racchiuso nei frutti del cardo mariano (Silybum marianum), denominato silimarina, è tra i principi attivi naturali più efficaci per migliorare la funzionalità epatica: favorisce la detossificazione dell'organismo, facilita la rigenerazione delle cellule del fegato, contribuisce a schermare quest'organo dagli effetti nocivi dei farmaci, dai danni provocati dal fumo e da altre sostanze pericolose. L'utilizzo del cardo mariano offre un buon supporto sia in prevenzione sia per contrastare malattie già in atto, come l'epatite e la steatosi epatica.


Il dottor Avoledo, biologo nutrizionista specialista in Scienza dell'Alimentazione ed esperto in naturopatia, parla della salute naturale del fegato a "Il mio medico" su TV2000.

Suggerisco di optare per le capsule di estratto secco di cardo mariano titolato in silimarina, meglio se almeno al 70%, da assumere anche 3 volte al giorno.



2. Carciofo

L'assunzione del carciofo (Cynara scolymus) è contemplabile nel fegato grasso e in tutte le circostanze in cui sia necessario ricorrere a un buon depurativo epatico. L'acido clorogenico e alcuni flavonoidi contenuti nelle foglie del carciofo favoriscono infatti la mobilizzazione dei grassi, promuovono l'escrezione della bile da parte del fegato e riducono il colesterolo in eccesso.


Due delle formulazioni in cui le proprietà medicinali del carciofo si esprimono in modo valido sono le capsule di estratto titolato e standardizzato in acidi caffeilchinici e le preparazioni liquide a base di succo di carciofo fresco.



3. Curcuma

Per merito della curcumina e di altre sostanze sinergiche chiamate curcuminoidi, la radice di Curcuma longa produce effetti antinfiammatori, immunostimolanti e antiossidanti, che ricadono anche sulla salute del fegato.

L'impiego della curcuma può essere indicato per controllare difficoltà digestive legate al fegato e in caso di epatopatie. Uno studio apparso su PLOS ONE ha documentato potenzialità interessanti della curcumina per il trattamento della steatosi epatica.

L'appuntamento presso La Clinica del Cibo con il dottor Luca Avoledo per ritrovare il benessere epatico

Nell'articolo dedicato agli usi salutistici di questa spezia ho specificato i dosaggi generalmente consigliati. Esiste anche la curcuma in capsule e tavolette, sotto forma di estratto secco, in cui i principi attivi sono più concentrati e biodisponibili.



4. Schisandra

Nei frutti della schisandra (Schisandra chinensis) sono stati isolati composti lignanici, come la schisandrina, con attività antiossidante ed epatoprotettrice, benefica per controllare e in qualche caso persino contribuire a risolvere certe forme di epatite.


Il dosaggio della schisandra suggerito è di 1.500-2.000 milligrammi al giorno di estratto secco, titolato e standardizzato in schisandrine, di norma al 3%, assumibile attraverso compresse o capsule. Nell'approfondimento sulla schisandra sono specificate indicazioni ulteriori sull'utilizzo di questo fitoterapico e sulle possibili interazioni farmacologiche.

Cardo mariano, carciofo, curcuma e schisandra sono tra i fitoterapici più efficaci per la salute del fegato.

Le piante epatoprotettrici possono anche essere tra loro associate e assunte sinergicamente.


Gli integratori alimentari per il benessere epatico


Completano il quadro dei migliori rimedi naturali per un fegato in salute alcuni integratori alimentari, che possono essere assunti da soli o anche affiancati, a seconda delle situazioni, a uno o più fitoterapici.



1. Vitamina E

La vitamina E rappresenta una cura naturale utilizzata anche dalla medicina convenzionale per il fegato grasso: la somministrazione di questo micronutriente combatte l'infiammazione, riduce il danno epatico se già presente, ritarda l'evoluzione della patologia, ne migliora il decorso e ottimizza le possibilità di regressione.

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Alcune evidenze mettono in luce che l'efficacia della vitamina E per contrastare la steatosi epatica è confrontabile, se non perfino superiore, a quella della metformina, il farmaco antidiabetico impiegato anche per questa malattia del fegato. Il dosaggio di vitamina E è in genere compreso tra 400 e 800 UI al giorno.



2. Inositolo

L'inositolo è una delle molecole più interessanti per la salute del fegato. Simile alle vitamine del gruppo B (è anche noto come vitamina B7 ), l'inositolo sostiene la funzionalità epatica e promuove l'attività detossificante di questo organo, aiutando a neutralizzare sia le tossine esogene, ambientali, che quelle endogene, prodotte dal corpo stesso. Nella steatosi, la capacità dell'inositolo di mobilizzare i lipidi accumulati nel fegato (azione lipotropa) può giocare un ruolo importante.

Ho dedicato un intero articolo alle benefiche proprietà dell'inositolo, che non si esauriscono a livello epatico, dove ho riportato i dosaggi utili nelle diverse condizioni di salute.



3. Colina

Anche chiamata vitamina J, la colina è una sostanza che agevola il flusso biliare, favorisce lo svuotamento della cistifellea e solubilizza i grassi, evitandone l'accumulo nel fegato.

Si trova facilmente in farmacia sotto forma di comode compresse, anche commercializzata insieme a nutrienti sinergici, come metionina e il citato inositolo. Se ne prende di solito una, 2-3 volte al giorno.


Articolo di
biologo nutrizionista, specialista in scienza dell'alimentazione, dottore magistrale in scienze della nutrizione umana, dottore magistrale in scienze naturali, master in naturopatia.


PER APPROFONDIRE L'ARGOMENTO
Detox per il FegatoChristopher Vasey
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FONTI E BIBLIOGRAFIA SCIENTIFICA
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