luca avoledo
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22 febbraio 2024

Il D-mannosio contro la cistite

Toilette pubblica necessaria per chi soffre di cistite
Il sintomo classico è lo stimolo frequente a urinare, ma compaiono anche bruciore e senso di peso al basso ventre. Contro la cistite il D-mannosio è uno dei rimedi naturali migliori.


Cistite: cos'è e quali sono le cause


La causa scatenante più comune della cistite (infiammazione della vescica che colpisce in modo particolare le donne) è un'infezione batterica e il primo imputato è Escherichia coli, un microrganismo ospite dell'intestino umano che occasionalmente può virulentarsi, innescando processi patologici.

Il batterio Escherichia coli è il responsabile dell'80% di tutte le cistiti e le altre infezioni del tratto urinario.

Presente nei residui fecali, Escherichia coli migra dalla zona perianale a quella genitale e, attraverso l'uretra (il condotto da cui fuoriesce l'urina), arriva alla vescica, contaminandola e provocando i fastidi che caratterizzano la cistite. Come se non bastasse, i batteri possono anche raggiungere la vescica dall'intestino, attraverso la circolazione sanguigna e linfatica.


Le proprietà del D-mannosio


Al di là degli antibiotici, comunemente prescritti nella cistite ma non sempre risolutivi né privi di effetti collaterali, una soluzione dolce ed efficace arriva dalla natura: si tratta del D-mannosio, un monosaccaride (cioè uno zucchero semplice, costituito da un'unica molecola) estratto dal legno della betulla o da quello del larice.


Questo zucchero viene poco metabolizzato dall'organismo (quindi non innalza la glicemia né fa ingrassare, come invece il saccarosio, il comune zucchero da cucina) e così giunge inalterato nelle vie urinarie. Ed è proprio qui che il D-mannosio si rivela utile: la sua particolare struttura fa sì che i batteri si leghino più tenacemente al D-mannosio anziché aderire alle pareti della vescica, per essere poi espulsi con le urine insieme a questa sostanza.


D-mannosio: controindicazioni, effetti collaterali e interazioni farmacologiche


L'azione del D-mannosio è delicata e selettiva. E' un presidio che non interferisce in maniera indiscriminata nei confronti del microbiota intestinale e non danneggia quindi il popolamento di batteri "amici" indispensabili per la salute dell'organismo, come invece fanno gli antibiotici.

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Il D-mannosio è un rimedio naturale sicuro, privo di controindicazioni ed effetti collaterali significativi. In certi soggetti, particolarmente predisposti, può provocare lieve meteorismo, che in genere scompare dopo pochi giorni di trattamento.

Non sono note interazioni farmacologiche del D-mannosio con medicinali contemporaneamente assunti. L'eventuale assunzione di D-mannosio insieme agli antibiotici usualmente prescritti per la cura delle cistiti è in genere pienamente compatibile.


Quando e come prendere il D-mannosio


Il D-mannosio si assume a stomaco vuoto e dopo aver urinato. Non si ingeriscono né cibo né liquidi per circa un'ora, in modo da concentrare il prodotto nelle urine, quindi si beve abbondantemente. E' comunque importante bere acqua a sufficienza durante tutta la giornata, per favorire l'eliminazione dei batteri dalle vie urinarie.


Utile l'assunzione di D-mannosio anche dopo i rapporti sessuali, qualora questi siano in grado di scatenare la cistite (quella peculiare forma che viene appunto chiamata "cistite da luna di miele").


Dosaggio del D-mannosio


La posologia del D-mannosio è in genere inizialmente di 2 bustine o 3-4 capsule al giorno per 2-4 settimane, per poi dimezzare o comunque ridurre le dosi e proseguire così anche per diversi mesi nelle cistiti recidivanti.

La visita nutrizionale con il dottor Avoledo alla Clinica del Cibo contro le cistiti


Gli altri rimedi naturali per le cistiti


Allo scopo di potenziare l'efficacia del D-mannosio risulta ottima l'associazione sinergica con presidi naturali che rinforzano le difese immunitarie o hanno azione antinfiammatoria, quali zinco, rame, echinacea, astragalo, pau d'arco, reishi, shiitake e ultimi, ma non per importanza, specifici probiotici.


Molto valido si dimostra anche l'abbinamento del mirtillo rosso americano (anche noto con il nome inglese di cranberry), che ha azione analoga al D-mannosio nelle infezioni urinarie.


Il dottor Luca Avoledo, biologo nutrizionista esperto in naturopatia, illustra le proprietà immunostimolanti dei funghi orientali, altri rimedi naturali utili nelle cistiti recidivanti.


E le cistiti croniche? Ci vuole la dieta giusta


Per chi soffre frequentmente di cistite una precisazione tuttavia è d'obbligo. Le cistiti ricorrenti, come molti altri processi in cui l'infiammazione gioca un ruolo rilevante, possono essere la spia di uno squilibrio più ampio, sostenuto da un'ipersensibilità a determinati cibi.

Soprattutto se tanti approcci nel tempo hanno fallito, verificare l'esistenza di un'intolleranza alimentare è spesso realmente in grado di cambiare la prospettiva e contribuire a risolvere una volta per tutte il problema della cistite.

Oltre alle intolleranze alimentari propriamente dette (glutine, lattosio), un ruolo per certi versi persino più importante può essere svolto dalle cosiddette food sensitivity, che possono essere all'origine di sintomi tra i più vari, compresi quelli localizzati alle vie urinarie.


Articolo di
biologo nutrizionista, specialista in scienza dell'alimentazione, dottore magistrale in scienze della nutrizione umana, dottore magistrale in scienze naturali, master in naturopatia.


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