Bacca della pianta omonima (Capsicum annuum) originaria del continente americano, il peperoncino è un frutto apprezzabile sul piano nutrizionale per le significative concentrazioni di vitamina C e di carotenoidi antiossidanti, tra cui il betacarotene, precursore della vitamina A protettivo di pelle, occhi e mucose.
Le principali proprietà salutistiche del peperoncino sono invece dovute alla capsaicina, il principio attivo che impartisce a questo frutto il sapore pungente per il quale è famoso.
Grazie alla capsaicina e ad altri alcaloidi sinergici, i capsaicinoidi, il peperoncino esplica una serie di azioni benefiche: aiuta a dimagrire, mitiga le manifestazioni della psoriasi, contrasta diverse forme dolorifiche, protegge i vasi sanguigni e favorisce la digestione.
Il peperoncino nell'alimentazione
Aiuta a dimagrire
Il peperoncino è un alimento ad alto valore termogenico: stimola il processo mediante il quale il corpo consuma energia per produrre calore e accelera il metabolismo. Aggiungere un po' di peperoncino fresco o in polvere a primi piatti, carne, pesce, verdure, salse e altri condimenti facilita il dimagrimento e aiuta a conservare nel tempo il giusto peso. Come si è visto da uno studio apparso su Physiology and Behaviour, le ricadute sulla linea sono maggiori in chi non fa uso abituale di questa spezia: in questi casi è sufficiente appena un grammo di peperoncino consumato durante uno dei pasti principali per aumentare il dispendio energetico e persino per modulare l'appetito e ridurre l'impulso di mangiare dolci e cibi eccessivamente grassi o ricchi di sale. Gli effetti termogenici e anti-fame del peperoncino sembrano ridursi con l'assunzione frequente e prolungata: un buon motivo per perseguire quella varietà alimentare mai sufficientemente raccomandata, alternando a questa spezia altri aromi. Ci sono poi tanti cibi dagli effetti simili o complementari a quelli del peperoncino con cui costruire menu sempre diversi per un'efficace gestione del peso corporeo.
Protegge i vasi sanguigni
La capsaicina del peperoncino difende dallo stress ossidativo le cellule dell'endotelio, il tessuto che riveste internamente arterie e vene. Contemplare spesso nelle ricette un pezzettino di questo frutto fresco o un pizzico di peperoncino in polvere concorre a ostacolare la formazione di depositi nelle arterie, riducendo il rischio cardiovascolare e il pericolo di malattie come infarto e ictus.
Migliora la digestione
Il peperoncino stimola la secrezione gastrica e nello stesso tempo promuove l'azione di enzimi coinvolti nel processo digestivo. Piccole dosi di peperoncino assunte ai pasti offrono beneficio a chi soffre di digestione prolungata e difficile. Anche il gonfiore addominale può essere in diversi casi mitigato dall'assunzione di peperoncino ai pasti, dal momento che la capsaicina ha proprietà disinfettanti e antiputrefattive.
Accanto al peperoncino per uso alimentare sono disponibili integratori a base di Capsicum annuum. Per risultati interessanti, non solo per dimagrire ma anche per il benessere digestivo e cardiovascolare, è meglio scegliere le capsule di estratto secco di Capsicum annuum titolato e standardizzato in capsaicinoidi al 4%.
Il peperoncino come rimedio naturale per uso esterno
Combatte artrite, mal di schiena, dolori muscoloscheletrici vari
Capsicum annuum esplica un'attività analgesica locale. I capsaicinoidi richiamano sangue nella zona dolorante e riducono la concentrazione di un neurotrasmettitore, la sostanza P, che trasporta il segnale doloroso lungo le terminazioni nervose. Con il decrescere della quantità di sostanza P, la percezione del dolore tende ad attenuarsi. L'impiego dei principi attivi del peperoncino si è mostrato un valido supporto nell'alleviare il mal di schiena, così come il dolore tipico di artrite, contratture muscolari, fibromialgia. Due ulteriori condizioni di salute in cui Capsicum annuum ha mostrato efficacia analgesica sono la nevralgia posterpetica (una complicanza dell'infezione da herpes zoster o fuoco di Sant'Antonio) e la neuropatia diabetica (una possibile conseguenza del diabete). In tutti questi casi si impiegano pomate e unguenti contenenti capsaicina, in concentrazioni in genere comprese tra lo 0.025% e lo 0.075%. Perché il sollievo sia significativo occorre spalmare la crema sulle parti interessate tre volte al giorno e tollerare la sensazione di calore e bruciore che può comparire dopo l'applicazione, ma che in genere svanisce nel giro di alcuni minuti. Stanno infine ottenendo risultati incoraggianti le ricerche sull'utilizzo di spray nasali alla capsaicina per combattere diverse forme di mal di testa, inclusa la cefalea a grappolo.
Contrasta i sintomi della psoriasi
I costituenti del peperoncino riducono il prurito e l'infiammazione della pelle caratteristici di diverse forme di dermatiti. Grazie alla sua azione contemporaneamente antiflogistica, anestetica e antipruriginosa, la capsaicina si è dimostrata efficace in particolare nel trattamento della psoriasi, una malattia dermatologica autoimmune ad andamento cronico e recidivante il cui segno caratteristico è la formazione di placche squamose sulla pelle. Le modalità di utilizzo del peperoncino nella psoriasi sono analoghe a quelle illustrate per i dolori.
Attenzione a non utilizzare creme a base di peperoncino su ferite o in prossimità di occhi e labbra, dal momento che la capsaicina è altamente irritante per le mucose.
PER APPROFONDIRE L'ARGOMENTO
Per dimagrire affianca al peperoncino la cannellaContro dolori e infiammazione mixa peperoncino e zenzero
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