Zinco formidabile contro il raffreddore

Donna che starnutisce
Che sia il classico malanno contratto nella stagione fredda o un'infreddatura fuori stagione facilitata da sbalzi termici, lo zinco è un rimedio naturale formidabile contro il raffreddore.

Lo zinco è un minerale fondamentale per la salute del sistema immunitario. E' infatti necessario per l'attivazione dei linfociti T, un tipo di globuli bianchi specializzati nel riconoscimento delle cellule infettate da virus, oltre che per preservare la naturale barriera dell'epitelio respiratorio. Apporti alimentari di zinco insufficienti possono essere responsabili di inadeguate risposte difensive del corpo e quindi di infezioni frequenti o che stentano a guarire.


L'integrazione di zinco viene spesso consigliata in ambito naturopatico per rinforzare le difese naturali dell'organismo e ridurre il rischio di infezioni.

Negli ultimi anni, anche la medicina convenzionale ha riconosciuto l'utilità delle supplementazioni di questo micronutriente, in particolare per quanto riguarda la sua capacità di contrastare la più comune affezione delle vie aeree: il raffreddore.

A Radio 24 i consigli del dottor Luca Avoledo, biologo nutrizionista esperto in naturopatia, per prevenire e combattere in modo naturale le malattie da raffreddamento.

Facciamo allora chiarezza con questo articolo sull'utilità dello zinco nel combattere il raffreddore, sul razionale scientifico su cui poggia l'integrazione di tale minerale e sulle sue giuste modalità di assunzione.

Gli studi scientifici sull'uso dello zinco nel raffreddore


L'efficacia dello zinco è stata investigata anche nei confronti di specifici virus, quali i rhinovirus, i principali responsabili del raffreddore comune.

Risale al 2011 una metanalisi dell'Università di Helsinki pubblicata su Open Respiratory Medicine Journal che ha esaminato le risultanze di tutte le ricerche precedentemente svolte su raffreddore e zinco.




Lo studio finlandese ha documentato che con quotidiane assunzioni di integratori di zinco pari a 75 milligrammi o più si ha una riduzione della durata del raffreddore del 42 per cento. Per dosaggi inferiori, lo zinco invece non si è dimostrato efficace nei confronti di tale disturbo.

Una supplementazione di zinco rientra tra le soluzioni naturali preferibili per velocizzare la guarigione del raffreddore e attenuarne i sintomi.

Più recentemente, nel 2015, un'altra systematic review ha validato ulteriormente le acquisizioni precedenti sul ruolo dello zinco nella cura del raffreddore comune.

Per valutare l'effetto della somministrazione di zinco nei confronti delle infezioni delle vie aeree, ancora più di recente, nel 2021, è stata pubblicata una revisione sistematica con metanalisi che ha preso in esame un totale di oltre 5.400 persone. I risultati hanno messo in luce che una supplementazione di zinco non solo aiuta a prevenire le infezioni virali dell'apparato respiratorio, ma, qualora contratte, ne velocizza la risoluzione dei sintomi, con un decorso della malattia più favorevole.

L'appuntamento con il dottor Avoledo per difendersi dalle malattie invernali

Livelli subottimali di zinco si ritiene possano addirittura essere aggiunti ai fattori che predispongono gli individui all'infezione da parte del virus SARS-CoV-2 e all'insorgenza del COVID-19 con sintomatologia grave e complicazioni.

I riferimenti scientifici sull'efficacia dello zinco nel raffreddore sono riportati, come di consueto, nella sezione "Fonti e bibliografia scientifica", al termine dell'articolo.

L'importanza del giusto dosaggio di zinco


Un punto da tenere in considerazione riguarda la giusta posologia dello zinco per trattare il raffreddore, che dovrebbe attestarsi sui 75-80 milligrammi di minerale quotidiani per qualche giorno (quanto, appunto, il tempo di un raffreddore).


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L'inefficacia dei rimedi naturali sottolineata da tanti detrattori delle cure non farmacologiche è spesso infatti unicamente dovuta all'assunzione di quantità insufficienti di principi attivi e/o modalità di impiego inappropriate, tra cui l'intempestività: gli interventi proficui sono quelli attuati ai primi sintomi, entro poche ore al massimo dal momento in cui il raffreddore si manifesta.




Proprio a fare chiarezza sull'argomento e a orientare verso prodotti realmente validi è dedicato l'articolo sui dosaggi efficaci degli integratori di vitamine e minerali più diffusi.

Non sono stati evidenziati effetti collaterali o indesiderati dello zinco somministrato per periodi limitati a pochi giorni, anche per dosaggi superiori a 90 milligrammi al giorno, se si eccettuano fastidi blandi e transitori, quali una lieve nausea, manifestati da una minoranza di soggetti.

Nel trattamento del raffreddore, gli integratori alimentari di zinco rientrano quindi tra i presidi naturali più utili e sicuri, da impiegare anche in sinergia ad altre soluzioni adatte in queste circostanze, come la vitamina C, o a specifici rimedi provenienti dal mondo della fitoterapia, tra cui innanzitutto l'echinacea.


Articolo di
Biologo nutrizionista, specialista in Scienza dell'Alimentazione, dottore magistrale in Scienze della Nutrizione Umana, dottore magistrale in Scienze Naturali, master in Naturopatia.



Vitamine e MineraliBruno Brigo
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Fonti e bibliografia scientifica