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11 gennaio 2024

Erisimo per abbassamenti di voce, raucedine e afonia

Mamma che spruzza spray di erisimo nella bocca della figlia
Sforzi della voce, infezioni respiratorie, fumo e altri agenti irritanti mettono alla prova la gola. L'erisimo è ciò che ci vuole per raucedine, abbassamenti di voce e afonia.

Sono numerosi i rimedi che la natura mette a disposizione per il benessere delle prime vie aeree. Uno dei più interessanti è indubbiamente l'erisimo, anche chiamato erba dei cantanti o erba dei cantori.


In questo articolo esaminiamo le proprietà dell'erisimo, come si impiega contro mal di gola e raucedine, quali sono i dosaggi necessari, le preparazioni migliori e le controindicazioni.


I pericoli per la voce e la salute delle prime vie aeree


L'alterazione del normale timbro e tono di voce e l'incapacità di emettere suoni, ovvero rispettivamente la disfonia (raucedine) e l'afonia, possono essere sintomi di infezioni e infiammazioni delle prime vie aeree, specialmente in autunno e inverno, ma anche in estate per colpa dell'aria condizionata, e in genere sono associate a mal di gola (laringodinia).

Senza aver preso un raffreddore o un'altra malattia invernale sono poi spesso soggette a laringiti con abbassamenti di voce e sensazione di gola secca persone impegnante per ragioni professionali a parlare per molte ore consecutive ogni giorno (docenti, conferenzieri, cantanti, attori, presentatori, centralinisti, commerciali, politici e tante altre figure che tendono ad abusare della voce) e chi ancora non si è deciso a smettere di fumare (il fumo è un forte irritante delle corde vocali).

Un'altra ampia popolazione che può soffrire di disfonia e infiammazioni alla laringe e alle corde vocali è quella dei "reflussisti", ossia coloro che soffrono della malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE o GERD), che proprio ai cambi di stagione esacerba i suoi sintomi: più frequentemente di quanto si creda, la risalita dei succhi gastrici acidi in esofago è in grado di provocare sintomi atipici ed extradigestivi, tra cui, appunto, la raucedine.

Non vanno dimenticati gli abbassamenti di voce provocati da intolleranze alimentari e allergie, spesso accompagnati da edema laringeo, tosse stizzosa, asma, in conseguenza del rilascio di istamina dopo il contatto con l'allergene.

Infine, tra le principali cause di alterazione vocale c'è l'invecchiamento, con il fenomeno della presbifonia: le strutture della laringe nel tempo sono soggette a modifiche parafisiologiche che provocano variazioni di tono e/o timbro, alle quali, in terza e quarta età, sono non di rado abbinati abbassamenti dell'intensità dell'emissione sonora, affaticamento vocale, voce tremula, difficoltà di respirazione e disidratazione, che si riverbera persino sulla funzionalità degli organi della fonazione.


Caratteristiche e proprietà dell'erisimo


Uno dei rimedi naturali più efficaci che conosco per decongestionare le prime vie respiratorie, dare sollievo alla gola irritata e recuperare al più presto la voce è l'erisimo (Sisymbrium officinale).

L'erisimo è un'erba officinale talmente apprezzata dalla medicina popolare di ogni luogo e tempo da essere conosciuta con un buon numero di nomi diversi: erba cornacchia comune, sisimbrio, senape selvatica, erba crociona e, non a caso, erba dei cantori o erba dei cantanti.

Il trattamento nutrizionale integrato del dottor Avoledo per la cura dell'apparato respiratorio

L'erba dei cantanti appartiene alla famiglia botanica delle brassicacee o crucifere (la stessa di molte piante usate a scopo alimentare: cavoli, broccoli, cavolfiori, rucola, cime di rapa, rapanello, senape ecc.). Volendo, anche i giovani esemplari di erisimo, quelli più teneri, possono essere mangiati: recentemente è stato persino prodotto un libro, gratuitamente scaricabile, dal titolo In cucina con l'erisimo, realizzato nell'ambito del progetto "Erisimo a Milano", coordinato dai ricercatori del DeFENS, il Dipartimento di Scienze per gli Alimenti, la Nutrizione, l'Ambiente dell'Università degli Studi di Milano.

L'erba dei cantori cresce spontaneamente negli incolti, ai margini di strade e sentieri, raggiungendo un'altezza che va dai 20 ai 90 centimetri, anche nel nostro Paese. Le coltivazioni di erisimo invece, in Italia, sono limitate.


1. Uso medicinale tradizionale dell'erba dei cantori

L'impiego dell'erisimo nella cura dei disturbi della voce è addirittura millenario: il sisimbrio era già noto a oratori e cantori dell'antica Grecia e apprezzato dalla medicina tradizionale mediterranea. La stessa etimologia allude chiaramente ai suoi effetti salutistici: la parola greca "erùsimon" deriva da "erusmòs", che significa "soccorso".

Parla dell'erisimo già Teofrasto, filosofo e botanico greco vissuto a cavallo tra il III e il II secolo a.C. Elogia le qualità benefiche dell'erba dei cantanti il medico greco Dioscoride nel I secolo d.C., riportando quest'erba nel suo "De Materia Medica", la prima farmacopea del mondo antico, e consigliandola come presidio contro i disturbi catarrali.


Il dottor Luca Avoledo, biologo nutrizionista esperto in naturopatia, parla dei rimedi per difendere l'organismo dalle insidie della stagione fredda a "Il mio medico" su TV2000.

La capacità dell'erisimo di rivitalizzare e facilitare l'uso della voce ha dato origine a una ricca aneddotica storica. Jacques Daléchamps, botanico e medico francese del XVI secolo, racconta nella sua "Histoire generale des plantes" come l'erba dei cantori avesse restituito la voce bianca a un ragazzo del coro della cattedrale di Notre-Dame. Ed è proprio soprattutto in Francia, in particolare sotto il regno di Luigi XIV, il Re Sole, che le proprietà medicinali dell'erisimo vengono meglio documentate e che questa erba officinale diventa, per antonomasia, la pianta di oratori, predicatori, attori di teatro, insegnanti e cantanti. Che finiscono per apprezzarla anche al di qua delle Alpi: la leggenda vuole che, nel 1951, Tito Schipa, uno dei più famosi tenori leggeri italiani di tutti i tempi, ritrovandosi completamente afono due ore prima di entrare in scena recuperò l'uso della voce grazie a un decotto di erisimo.


2. Principi attivi dell'erisimo

La droga, la parte della pianta che possiede una determinata azione farmacologica, è rappresentata dalle parti aeree dell'erisimo, ovvero tutto ciò che emerge dal terreno: foglie, fusti e fiori (che in questa specie botanica sono raggruppati a formare un'infiorescenza).

Nonostante questo fitoterapico sia utilizzato da lungo tempo per la cura naturale dei disturbi della gola, l'erisimo non è stato ancora compiutamente studiato. Solo negli ultimi anni si sono succedute alcune ricerche scientifiche sull'erba dei cantori che ne hanno indagato principi attivi e meccanismo d'azione, benché diversi aspetti restino ancora da chiarire.


Sappiamo che l'erba dei cantanti racchiude oltre 40 fitocomposti diversi. Tra questi, hanno sicuramente un ruolo nell'impartire all'erisimo le sue proprietà benefiche le mucillagini. Va comunque detto che tali fibre solubili sono sì presenti nel sisimbrio, ma in quantitativi non maggiori di altre erbe officinali prive di un'azione tanto spiccata sulla voce (l'erba dei cantori contiene 1-2 grammi di mucillagini per 100 grammi di peso fresco).

Altra sostanza dall'azione farmacologica ritrovata nel sisimbrio è l'adenosina, a cui vengono attribuiti effetti di contrasto dell'ansia e della tensione nervosa, in grado di giustificare più un miglioramento della performance di chi usa la voce a scopo professionale per azione ansiolitica che per sostegno delle prestazioni vocali in senso stretto.

La parte del leone, tra i principi attivi dell'erisimo, è fatta dai composti solforati: glucosidi quali i glucosinolati, che per idrolisi si trasformano in isotiocianati, i veri responsabili dell'azione terapeutica (oltre che dell'odore e del sapore delle brassicacee). Avevamo già parlato di questa classe di molecole caratteristiche di tutta la famiglia botanica delle crucifere menzionando il sulforafano dei broccoli, molto studiato per le sue proprietà antitumorali. Nell'erisimo, il principale di questi glucosidi è la glucoputranjivina.

I principi attivi dell'erisimo promuovono il trofismo delle mucose di faringe, laringe e trachea, riducendo anche la sensazione di fastidio o bruciore alla gola e quel "raspino" che obbliga a schiarirsi frequentemente la voce per liberare dal muco le corde vocali.

Deve essere tuttavia evidenziato che l'effetto specifico e così spiccato sulla voce e sulle corde vocali dell'erisimo non è facilmente giustificabile dai principi attivi che lo caratterizzano e probabilmente qualcosa resta da scoprire.

Sia come sia, la sinergia d'azione di questi principi attivi conferisce all'erisimo proprietà antinfiammatorie, lenitive e analgesiche, antibatteriche e antifungine ad ampio spettro, umettanti della mucosa orofaringea e delle corde vocali, miorilassanti, antitussive, espettoranti (grazie anche alla presenza di zolfo, che stimola le secrezioni mucose del tratto respiratorio).


3. Studi scientifici sull'erba dei cantanti

In uno studio clinico recente condotto su 62 donne e 39 uomini è stato osservato come l'assunzione di estratto di erisimo al dosaggio di 90 milligrammi al giorno per 10-20 giorni ha comportato una diminuzione omogenea del 30% della disabilità vocale percepita nei soggetti che soffrivano di discomfort vocale e - questo è l'aspetto più interessante - per tutte le diverse diagnosi (sia di disfonia funzionale, come quella che si verifica per eccessivo uso della voce, sia di disfonia organica, tra cui le alterazioni vocali causate da virus e batteri, reflusso gastroesofageo, noduli, polipi, cisti, malformazioni degli organi della fonazione, farmaci ecc.).

Studi in vitro invece hanno valutato su cellule quali i cheratinociti il potenziale antinfiammatorio e antirritativo dell'erba dei cantori, per la sua capacità di modulare la produzione di interleuchina 1 alfa (IL-1 alfa), la più potente citochina infiammatoria.


4. Controindicazioni ed effetti indesiderati dell'erisimo

Se si eccettuano le cautele di base comuni a tutte le erbe o quasi, legate a ragioni di sicurezza (evitare la somministrazione in gravidanza, in allattamento e nei bambini sotto i 3 anni di età), non sono noti effetti indesiderati, né controindicazioni, né interazioni farmacologiche dell'erba dei cantori.

Questo, in effetti, è un punto di particolare significatività, che potrebbe far preferire l'erisimo rispetto ad altri rimedi naturali dall'azione parzialmente sovrapponibile, come il tea tree oil (l'olio essenziale di Melaleuca alternifolia) o la propoli, che non sono immuni dal rischio di provocare reazioni indesiderate, soprattutto di carattere allergico.


Come si utilizza l'erisimo per la voce e il benessere della gola


Le forme di preparazione dell'erisimo sono diverse. Tra quelle che considero più utili e valide ci sono le seguenti.


1. Infuso di erisimo

Si ottiene versando un cucchiaio di foglie e fiori di erisimo in una tazza d'acqua bollente. Si lascia la droga in infusione per una decina di minuti, quindi si filtra e si sorseggia. Per avere risultati apprezzabili in tempi relativamente brevi, consiglio di bere la tisana di erisimo due-quattro volte al giorno e di approfittare della stessa preparazione anche per farci gargarismi quotidiani, almeno alla mattina e alla sera.


2. Tintura madre di erisimo

L'erisimo è disponibile ed efficace anche sotto forma di estratto idroalcolico o glicolico. I dosaggi della tintura madre di erba dei cantanti sono di 30-50 gocce in mezzo bicchiere d'acqua, da assumere due-tre volte al giorno.


Anche le gocce di erisimo stillate in acqua sono indicate per le gargarizzazioni e quindi per ottenere una più diretta azione locale.


3. Erisimo in spray e compresse orosolubili

Spray orale e tavolette a base di erisimo sono la soluzione più pratica per chi è spesso fuori casa e ha bisogno di un rimedio naturale pronto all'uso in grado di sostenere la voce. Di norma, la posologia dello spray di erisimo è di 1-2 nebulizzazioni più volte al giorno, secondo necessità, mentre per le compresse orosolubili si può arrivare anche a 6 tavolette al giorno, da lasciar sciogliere lentamente in bocca.

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In conclusione, l'erba dei cantanti non è semplicemente un prezioso presidio naturale per la gran parte delle affezioni della gola e delle prime vie aeree in genere. Più specificamente, l'erisimo è il fitoterapico di prima scelta per tutti i disturbi della voce e degli organi coinvolti nella fonazione, di qualunque origine sia l'alterazione provocata (qualitativa o quantitativa, temporanea o duratura, funzionale o organica): laringiti, faringiti, raucedine, afonia, irritazione faringea, discomfort, disabilità vocale, tosse.

Per meglio mantenere e ripristinare la funzionalità della voce e per ottenere un'azione antiflogistica, lenitiva e antisettica ancora più ampia e profonda ci si può orientare su prodotti contenenti anche altri fitoterapici sinergici, capaci di rinforzare e completare l'azione dell'erisimo, come malva (Malva sylvestris), altea (Althaea officinalis), agrimonia (Agrimonia eupatoria), salvia (Salvia officinalis), tea tree oil, miele di manuka e propoli.


Articolo di
biologo nutrizionista, specialista in scienza dell'alimentazione, dottore magistrale in scienze della nutrizione umana, dottore magistrale in scienze naturali, master in naturopatia.


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FONTI E BIBLIOGRAFIA SCIENTIFICA
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