Valori di trigliceridi superiori alla norma, soprattutto se protratti nel tempo e associati a un'alterazione del giusto rapporto tra colesterolo totale e colesterolo "buono" HDL indicano che è il caso di intervenire a tutela della salute dell'apparato cardiocircolatorio. I trigliceridi elevati sono infatti un fattore di rischio di malattie cardiovascolari come infarto, ictus e aterosclerosi.
Per ridurre i trigliceridi e proteggere cuore e arterie queste sono tre efficaci soluzioni naturali, non di carattere farmacologico.
1. Meno carboidrati nell'alimentazione
Una delle principali cause di ipertrigliceridemia è una dieta sbilanciata a favore di dolci, pane, pasta, riso e altri cereali, soprattutto se raffinati. Quando il consumo di zuccheri supera le necessità energetiche dell'organismo, i glucidi in eccesso vengono convertiti in trigliceridi dal fegato. Per abbassare i trigliceridi è importante diminuire l'introito di carboidrati e privilegiare i cereali integrali ai farinacei “bianchi”, all'interno di un regime alimentare che contempli anche le fibre alimentari provenienti da frutta, verdura e semi oleosi e limiti al massimo gli alcolici, che anche in modica quantità fanno aumentare il livello dei trigliceridi nel sangue. Le ricerche provano che ridurre i carboidrati (più che tagliare i grassi) aiuta anche a perdere i chili superflui, rimuovendo così un altro fattore di rischio cardiovascolare.
2. Più spazio agli omega 3
L'impiego di acidi grassi omega 3 è di grande supporto nel normalizzare il profilo lipidico. Un recente studio condotto su persone con ipertrigliceridemia severa e apparso sul Journal of clinical lipidology ha documentato che assumere integratori di omega 3 contenenti acido eicosapentaenoico (EPA) e acido docosaesaenoico (DHA) al dosaggio di 2-4 grammi al giorno abbassa i valori dei trigliceridi del 25-30%.
Ci si può aiutare anche a tavola, incrementando il consumo di specie di pesce ricche di omega 3, crostacei, frutta in guscio.
3. Via libera alle vitamine giuste
Due vitamine, in particolare, sono in grado di riequilibrare i valori dei trigliceridi. La prima è la vitamina C, di cui abbiamo parlato altrove a proposito della sua capacità di ridurre il colesterolo "cattivo" LDL e di innalzare il colesterolo "buono" HDL. L'assunzione di 500 milligrammi al giorno di vitamina C produce un calo dei livelli di trigliceridi già nel giro di un mese. Per effetti ancora più decisi si può aggiungere un integratore di niacina (vitamina B3): persino più spiccatamente dell'acido ascorbico la niacina abbassa i trigliceridi e migliora il profilo lipidico, sebbene normalmente richieda dosaggi più alti di quelli previsti dalla maggioranza dei prodotti in commercio e confrontabili con quelli riportati nell'articolo dedicato agli integratori di vitamine.
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