luca avoledo
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26 gennaio 2017

Cure naturali per la pressione alta

Pressione più bassa grazie alle cure naturali giuste
Esistono cure naturali efficaci per la pressione alta. Sotto forma di integratori alimentari, queste sostanze proteggono cuore e arterie, aiutando a regolarizzare "minima" e "massima".

Negli ultimi quarant'anni i casi di ipertensione nel mondo sono raddoppiati fino a coinvolgere oltre 1 miliardo e 130 milioni di persone.

E' noto che valori pressori superiori a quelli desiderabili (80 mmHg per la pressione diastolica o “minima” e 120 mmHg per la pressione sistolica o “massima”) costituiscono un fattore di aumentato rischio cardiovascolare.

Sappiamo anche, però, che scelte alimentari oculate e uno stile di vita corretto producono importanti ricadute sull'modulazione della pressione sanguigna e che l'influenza di queste misure può essere in diversi casi amplificata da specifici rimedi non farmacologici utili per abbassare i livelli di "minima" e "massima".

E' possibile prevenire e contrastare l'ipertensione anche con soluzioni naturali, che, da sole o quando necessario insieme ai farmaci, sostengono il cuore e aiutano a normalizzare la pressione arteriosa.

I rimedi naturali efficaci per abbassare la pressione


I presidi naturali più validi per tenere sotto controllo i valori della pressione sistolica e diastolica comprendono fitoterapici, nutraceutici e sostanze naturali assunte come integratori alimentari.


Biancospino

I benefici del biancospino (Crataegus monogyna) sulla riduzione della pressione arteriosa si devono innanzitutto alla sua azione vasodilatatrice periferica e coronarica.

Questo fitoterapico incide sul benessere cardiovascolare anche perché concorre a regolarizzare il ritmo cardiaco e ha proprietà sedative del sistema nervoso, in grado pure di mitigare le componenti ansiose che sono spesso implicate nell'innalzamento della pressione arteriosa.

Il dosaggio di biancospino necessario per riequilibrare la pressione sanguigna non è in genere inferiore a 1000 milligrammi al giorno di estratto secco, da suddividere in due-tre somministrazioni giornaliere.


Aglio

Anche l'aglio è un cardioprotettivo naturale. Una delle principali proprietà di questo bulbo è proprio la sua capacità di diminuire la pressione arteriosa e di ostacolare la formazione di coaguli, aiutando a prevenire aterosclerosi, infarto e ictus.

Tra i numerosi studi sugli effetti ipotensivi di aglio spicca un lavoro che documenta come la somministrazione di suoi estratti standardizzati ottenga risultati paragonabili a quelli dei principali medicinali per abbassare la pressione.

Utilizzare abitualmente l'aglio in cucina offre già un contributo al miglior controllo dei livelli di "minima" e "massima".

Per un'azione più decisa è comunque consigliabile ricorrere all'aglio in compresse o in perle, raggiungendo il dosaggio di 500–1000 milligrammi al giorno.


Omega 3

Gli omega 3 riducono la pressione arteriosa con effetti dose-dipendenti.

In presenza di aumentato rischio cardiovascolare, un'integrazione di EPA e DHA è generalmente opportuna anche per aspetti che esulano dal riequilibrio della pressione sanguigna. Questi lipidi benefici aiutano infatti anche a normalizzare trigliceridi e colesterolo.

Per abbassare i valori della pressione sistolica e diastolica è di norma necessario assumere almeno 3 grammi al giorno di EPA e DHA, una posologia superiore a quella solitamente prevista, che potrebbe non essere adatta a tutti.


Acido folico

L'acido folico (vitamina B9) ad alto dosaggio si è dimostrato efficace come rimedio adiuvante contro la pressione alta e nella prevenzione dell'ictus in soggetti ipertesi.

Gli studi condotti finora registrano effetti antipertensivi con dosi di acido folico pari ad almeno 1000 microgrammi al giorno.

La posologia di acido folico in grado di esprimere un'attività ipotensiva supera i range normalmente contemplati dall'integrazione alimentare e dovrebbe essere valutata in accordo con il proprio medico.


Melatonina

La pressione arteriosa subisce fluttuazioni nell'arco della giornata e in genere va incontro a un calo fisiologico durante la notte, fenomeno denominato "dipping".

Le persone che non riportano la flessione dei valori pressori ("non dippers", in gergo medico) nelle ore notturne potrebbero avere beneficio dall'assunzione di melatonina, l'ormone sintetizzato dalla ghiandola pineale che regolarizza il ritmo circadiano, facilitando anche il sonno.

La melatonina è in vendita come integratore, di solito in compresse. Il dosaggio usualmente suggerito è di 1 milligrammo al giorno, benché i risultati sull'ipertensione riportati dalle ricerche scientifiche si riferiscano a una posologia superiore.
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