luca avoledo
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1 settembre 2022

Sindrome da rientro dalle vacanze: sconfiggila così

Donna in ufficio stressata con sindrome da ritorno dalle vacanze
Le strategie naturali per sconfiggere quei malesseri che compaiono con la fine delle ferie e il ritorno alla quotidianità e che vanno sotto il nome di sindrome da rientro dalle vacanze.

A chi, come me, critica la tendenza a fare di ogni deviazione dalla norma una patologia - e di conseguenza di quasi ogni persona un malato - definirla sindrome piace poco.

E' incontestabile tuttavia che al rientro dalle vacanze estive possano presentarsi con facilità alcuni fastidi e disturbi in grado di rendere particolarmente pesante il ritorno all'attività lavorativa, alla routine, alla vita di tutti i giorni.


La sindrome da rientro dalle vacanze e i suoi sintomi


Per l'Istat, la sindrome da rientro dalle vacanze (quella che gli anglosassoni definiscono post-vacation blues o post-holiday blues) interesserebbe il 10 per cento degli italiani, ma secondo altre fonti la percentuale salirebbe al 35 e altre ancora parlano addirittura del 50%. Riguarderebbe soprattutto la fascia di età tra i 25 e i 45 anni, le donne e i lavoratori dipendenti.

La sindrome da rientro dalle ferie esiste davvero e in questo periodo ne sono alle prese tanti di coloro che, terminate le vacanze, tornano alle consuete attività.

Il malessere post-vacanza è di norma tanto più intenso quanto più a lungo durano le ferie. Inoltre, il jet lag - quel fenomeno che si verifica quando si viaggia in aereo attraverso più fusi orari, con difficoltà di adattamento al nuovo orario - può intensificare la sindrome da rientro.

E' in larga parte un fenomeno normale: dopo l'ozio, la serenità e il reset mentale delle ferie estive, il brusco cambiamento di abitudini e ritmi, con il relativo carico di impegni e responsabilità, può facilmente perturbare l'equilibrio fisico e psicologico dell'organismo, che ha bisogno di un po' di tempo per smaltire lo stress da rientro e adattarsi di nuovo alla quotidianità e all'idea di dover "riattaccare la spina".

Il trattamento nutrizionale e naturopatico di stress e ansia del dottor Avoledo

Ecco che allora possono comparire i caratteristici sintomi della sindrome post vacanza, ovvero apatia, svogliatezza, mancanza di concentrazione, umore depresso, irritabilità, ansia e tensione nervosa, agitazione, stanchezza, insonnia, mal di testa, perdita di appetito, difficoltà digestive, dolori muscolari e altre varie somatizzazioni.

In genere, la sindrome da ritorno dalle vacanze passa da sola, nel giro di alcuni giorni. Tuttavia, in certi casi i fastidi impiegano diverse settimane a svanire.

E' soprattutto in queste ultime circostanze che ha senso intervenire, nell'ottica di "velocizzare l'uscita" dai sintomi della sindrome da rientro, e attenzioni dietetiche, rimedi naturali e miglioramenti dello stile di vita funzionano egregiamente.


Il piano d'azione contro la sindrome da rientro dalle ferie


Come correre ai ripari? Con questa strategia naturale in 5 mosse, che consentirà di sconfiggere la sindrome da rientro dalle vacanze nella maniera più rapida e dolce possibile.



1. Prendetevela "morbida"

Il modo migliore per allontanare lo spauracchio della sindrome da rientro dalle ferie è ricominciare tutto con gradualità. E' allora preferibile evitare di rientrare in città la sera dell'ultimo giorno utile, con la stanchezza del viaggio addosso, le valigie da disfare e la prospettiva di ricominciare a lavorare poche ore dopo. Meglio tornare a casa 1-2 giorni prima di riprendere il lavoro e avere il tempo di adattarsi un po'.


Il dottor Luca Avoledo, biologo esperto in naturopatia e scienza dell'alimentazione, spiega quali sono i cibi ritenuti erroneamente sani e che non aiutano nemmeno contro lo stress da rientro.

In ufficio, poi, se ne avete la possibilità, lasciate perdere ancora per qualche giorno i compiti più gravosi e complessi e rinunciate in questo periodo a fissare in maniera troppo serrata riunioni, appuntamenti e altri impegni. Limitatevi a sbrigare parte della corrispondenza che si sarà accumulata sulla scrivania, concedendo al vostro organismo il tempo di ambientarsi.



2. Fate attività fisica

E' una delle soluzioni più efficaci e sane per sconfiggere la sindrome da rientro (e molto altro, a dire il vero). Il movimento fisico fa produrre al corpo endorfine, molecole del buonumore che contrastano tanti dei sintomi descritti. Se praticate abitualmente uno sport aerobico (corsa, bicicletta, nuoto ecc.) continuate a farlo, aggiungendo magari qualche sessione settimanale in più, in modo da muovervi almeno a giorni alterni.


Per chi esce da un periodo di inattività va benissimo anche la camminata di buon passo (ottima quella in ambiente naturale, come un bosco, ma è più che adatto anche un giardino o un parco urbano). Potrebbero bastare sessioni di movimento di 20 minuti ciascuna, anche se di 40 sarebbero meglio. Troppo anche questo? Allora prendete almeno la buona abitudine di fare le scale ogniqualvolta sia possibile.

Se poi durante l'estate avete commesso anche più di qualche sgarro alimentare e ora vi ritrovate con alcuni chili di troppo, con l'attività fisica prenderete i classici due piccioni con una fava.



3. Consumate più frutta e verdura

Sì, perché verdura e frutta non sono gli alimenti perfetti solo per le vacanze, come suggerito a suo tempo nell'articolo sulla dieta estiva, ma anche per il rientro (e, a ben guardare, in ogni stagione dell'anno: con frutta e verdura non sbagliate praticamente mai).


La loro ricchezza vitaminico-minerale e l'abbondanza di altre sostanze benefiche contenute in frutta e ortaggi (polifenoli e fitonutrienti vari) aiuterà il vostro organismo a sostenere al meglio lo stress da adattamento. Quale preferire? Tutta, nel modo più vario possibile, privilegiando la frutta e verdura di stagione tipica del mese di settembre.



4. Acquisite l'abitudine a una ricca colazione

La prima colazione è fondamentale per il benessere dell'organismo, ancor più in quei momenti che possono rivelarsi delicati come il rientro dalle ferie.


Lasciate perdere merendine e biscotti e optate per una colazione a base di frutta fresca, fiocchi di cereali integrali (non solo di frumento: provate anche quelli di avena, orzo, miglio, mais, grano saraceno, quinoa e tutti gli altri), yogurt o latte, se li tollerate bene, altrimenti "latte" vegetale (anche qui la varietà è amplissima: di riso, soia, avena, farro, kamut, mandorla ecc.) e frutta in guscio al naturale (noci, nocciole, mandorle, pinoli e quant'altro).



5. Aiutatevi con erbe e altri fitoterapici adattogeni e antiansia

Erboristeria e fitoterapia sono particolarmente ricche di rimedi naturali in grado di sostenere naturalmente il corpo in questa fase di passaggio e cambiamento.

Per riportare l'organismo quanto più velocemente possibile alla normalità si può ricorrere a rodiola (Rhodiola rosea) ed eleuterococco (Eleutherococcus senticosus o Acanthopanax senticosus), piante adattogene molto efficaci contro stress e stanchezza.

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Se è soprattutto il tono dell'umore a risentirne la preferenza andrebbe alla griffonia (Griffonia semplicifolia). Qualora siano presenti anche agitazione e nervosismo il tiglio (Tilia tomentosa) gemmoderivato o in tisana potrebbe essere una delle scelte più azzeccate.

I fitoterapici adattogeni possono anche essere serenamente associati tra loro o ad altri rimedi naturali, come in primo luogo il magnesio.


Una riflessione sulla sindrome da rientro


La sindrome da rientro dalle ferie è una condizione che dovrebbe far pensare.

Se il ritorno alla routine e alla quotidianità è tanto frustrante, potrebbe essere il segnale che dobbiamo apportare qualche correttivo urgente alla nostra vita. Chi si reca in vacanza realizzato e appagato dalla propria esistenza avrà molte più probabilità di tornare in città e al lavoro senza incorrere nel malessere da rientro. Chi parte insoddisfatto, invece, tornerà insoddisfatto. Persino più di prima, dopo aver sperimentato lo svago e il divertimento delle vacanze e averli messi a confronto con la propria normale routine.


Articolo di
biologo nutrizionista, dottore magistrale in scienze della nutrizione umana, dottore magistrale in scienze naturali, master universitario in naturopatia.


PER APPROFONDIRE L'ARGOMENTO
Impariamo a RilassarciTea Pecunia, Marina Panatero
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Feltrinelli

FONTI E BIBLIOGRAFIA SCIENTIFICA
  1. Amsterdam JD & Panossian AG, "Rhodiola rosea L. as a putative botanical antidepressant", Phytomedicine, 2016 Jun 15;23(7):770-83.
  2. Gehlich KH et al, "Consumption of fruits and vegetables: improved physical health, mental health, physical functioning and cognitive health in older adults from 11 European countries", Aging Ment Health, 2019 Feb 7:1-8.
  3. Huang LZ et al, "Antifatigue activity of the liposoluble fraction from Acanthopanax senticosus", Phytother Res, 2011 Jun;25(6):940-3.
  4. Mikkelsen K et al, "Exercise and mental health", Maturitas, 2017 Dec;106:48-56.
  5. Pengpid S & Peltzer K, "Skipping breakfast and its association with health risk behaviour and mental health among university students in 28 countries", Diabetes Metab Syndr Obes, 2020 Aug 18;13:2889-2897.

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