luca avoledo
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25 gennaio 2024

Rimedi naturali per il reflusso gastroesofageo

Reflusso gastrico: le cure naturali
Bruciore, dolore e acidità di stomaco, talvolta con difficoltà a deglutire e tosse, interessano una persona su tre. I rimedi naturali adatti aiutano a sconfiggere il reflusso gastroesofageo.

Ai cambi di stagione possono accentuarsi certi disturbi digestivi, inclusi innanzitutto quelli associati alla malattia da reflusso gastroesofageo (nota anche con l'acronimo MRGE o, dall'inglese, GERD).


I sintomi del reflusso gastroesofageo e i farmaci per curarlo


La malattia da reflusso gastroesofageo è un'infiammazione della mucosa dell'esofago provocata dalla risalita dei succhi gastrici (acidi) o, meno frequentemente, della bile (a pH basico).

La flogosi persistente dà luogo ai classici sintomi del reflusso gastroesofageo quali il rigurgito acido e il bruciore (pirosi) localizzato alla bocca dello stomaco (l'epigastrio, in termini medici) o dietro lo sterno. A queste manifestazioni tipiche possono associarsi o a volte essere addirittura gli unici segni di reflusso esofageo: la sensazione di avere un groppo in gola (un tempo definito "bolo isterico") e la disfagia, ovvero una difficoltà o un disagio nel deglutire, dolori al torace, nausea e altri fastidi digestivi, raucedine, una tosse stizzosa spesso bollata come nervosa, singhiozzo e altri sintomi classificati come atipici, ma in realtà comunque diffusi.

I farmaci comunemente impiegati per curare il reflusso gastroesofageo sono gli inibitori di pompa protonica (IPP) e comprendono molecole differenti ma dall'efficacia clinica largamente simile, quali omeprazolo, lansoprazolo, esomeprazolo e pantoprazolo.

Sebbene in alcune situazioni il ricorso a questi medicinali sia necessario, una razionalizzazione della loro prescrizione andrebbe considerata con attenzione, dal momento che le ricerche scientifiche sono sempre più concordi nell'evidenziare effetti collaterali anche importanti delle terapie antireflusso nell'uso protratto, tra cui maggior incidenza di osteoporosi e di relative fratture, rischio più elevato di infezioni intestinali (in particolare da Clostridium difficile, oggi rinominato Clostridioides difficile), carenze di vitamine e minerali (innanzitutto, vitamina B12, ferro e magnesio).

In un tale scenario acquista decisamente rilevanza l'opportunità di rivolgersi a rimedi naturali per il reflusso gastroesofageo in grado di combattere e attenuare il disturbo e il suo corredo sintomatologico senza le reazioni indesiderate che caratterizzano molti dei farmaci anti-acido.


Cure naturali per il reflusso gastrico e l'esofagite


E' soprattutto dalla fitoterapia che è possibile attingere le soluzioni naturali migliori per contrastare l'infiammazione provocata dal reflusso esofageo.

Rigurgito acido, eruttazioni, bruciori di stomaco e altri fastidi meno tipici possono essere mitigati anche con risorse non farmacologiche che si sono dimostrate efficaci nel controllo della malattia da reflusso gastroesofageo.

Questi presidi naturali antireflusso si prestano bene a essere impiegati sia in autonomia, sia, preferibilmente, all'interno di un programma organico finalizzato al riequilibrio della sfera digestiva, che comprenda anche oculate migliorie della dieta e dello stile di vita, aspetti fondamentali se si desiderano risultati duraturi.


1. Liquirizia

La liquirizia (Glycyrrhiza glabra) è dotata di spiccate proprietà antinfiammatorie. I principi attivi estratti dalla radice – principalmente la glicirrizina e l'acido glicirretico suo derivato, oltre ad alcuni flavonoidi – agiscono in maniera elettiva sulle mucose di esofago e stomaco, alleviando i sintomi del reflusso gastrico. Le compresse di estratto di Glycyrrhiza glabra contengono la droga in forma più concentrata, ma contro i disturbi dovuti al reflusso si può utilizzare con successo anche il decotto, che è inoltre un valido antitussivo.


La liquirizia va impiegata con cautela se si soffre di ipertensione, preferendo in questo caso formulazioni prive di glicirizzina (comunque efficaci), come meglio specificato nell'articolo Mal di stomaco e reflusso gastroesofageo: la liquirizia risolve.


2. Aloe

Difficile trovare qualcuno che non abbia sentito parlare delle virtù di questa pianta. Per quanto a volte i media e l'opinione comune magnifichino fin esageratamente questo rimedio, del tutto meritata è la fama dell'aloe (Aloe vera o Aloe barbadensis) come riepitelizzante delle mucose gastroesofagee e della pelle.

Per ottenere vantaggi digestivi e beneficiare degli effetti antinfiammatori e cicatrizzanti dell'aloe è però fondamentale assicurarsi di assumere prodotti che contengano il solo gel, estratto dalla parte centrale della foglia, e non anche il succo che si ricava dalla parte più esterna della foglia, che invece può essere addirittura controindicato per la sua ricchezza in antrachinoni.

IL PRODOTTO CHE HO SELEZIONATO PER VOI
Succo di Aloe Vera Bio
Da spremitura delle foglie fresche di Aloe barbadensis Miller
Salugea


Merita allora di essere sgombrato il campo dagli equivoci terminologici che esistono sui prodotti a base di aloe: i due estratti ricavati dalla pianta, gel e succo, spesso non coincidono con la forma in cui l'aloe viene venduta. La maggior parte dei prodotti a base di aloe (compreso quello qui sopra) sono commercializzati in versione fluida e per questo vengono in genere denominati "succo d'aloe", ma in realtà si tratta semplicemente di una forma liquida del gel e non invece del succo estratto tal quale dalla cuticola dell'aloe.


3. Miele di manuka

Salito alla ribalta negli ultimi anni in Occidente per i benefici salutistici che vanta a diversi livelli, il miele di manuka è ricavato da una pianta neozelandese, chiamata appunto manuka (Leptospermum scoparium), impiegata in molti modi dalla medicina tradizionale maori.

Le proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti del miele di manuka ne fanno un presidio "dolce" da tenere senz'altro in considerazione nelle problematiche digestive di varia natura e severità (reflusso gastroesofageo, ma pure gastrite e ulcera gastrica e duodenale). Questo pregiato miele "curativo" ha per giunta spiccate qualità antibatteriche, che lo rendono utile persino per contrastare l'infezione da Helicobacter pylori.

In commercio si trovano mieli di manuka con concentrazioni anche molto differenti di principi attivi. Ho fatto chiarezza in merito nella monografia dedicata al manuka.


4. Boswellia

Anche i principi attivi presenti nella resina della boswellia (Boswellia serrata) contribuiscono a ridurre la flogosi causata dal reflusso gastroesofageo. Questa pianta indiana, molto apprezzata dalla medicina ayurvedica, stimola la riparazione della mucosa gastrica, senza controindicazioni né effetti collaterali di rilievo.

La visita nutrizionale dal dottor Avoledo alla Clinica del Cibo per il benessere digestivo

Suggerisco di optare per le preparazioni più concentrate, come le capsule di estratto secco di boswellia titolato e standardizzato in acidi boswellici.


5. Hericium

Tra i rimedi naturali per il reflusso gastroesofageo, la gastrite e l'ulcera va annoverato anche il fungo Hericium erinaceus, appartenente alla folta schiera dei funghi definiti "medicinali". L'hericium ha un'azione specifica sull'apparato gastrointestinale, favorendo il recupero dell'infiammazione e la riparazione a livello delle mucose del canale digerente.

Tutte le informazioni necessarie sull'hericium sono riportate nell'approfondimento riguardante proprietà, dosaggi e controindicazioni di questo micete "terapeutico".


6. Camomilla

Considerata in primo luogo un rimedio sedativo da impiegare per facilitare il sonno, la camomilla (Matricaria chamomilla) è piuttosto un'interessante erba officinale per il trattamento naturale di gastrite, reflusso acido e persino ulcera.

Ho scritto un articolo apposito sugli usi salutistici poco noti della camomilla, con un focus particolare sulla sua azione gastroprotettiva e sulle modalità d'uso nei disturbi digestivi.


7. Malva, altea e piantaggine

Grazie alle mucillagini che contengono, malva (Malva sylvestris), altea (Althaea officinalis) e diverse specie di piantaggine (Plantago spp.) formano una triade sinergica nel lenire le mucose infiammate e i sintomi del reflusso acido.


A "Il mio medico" su TV2000 l'intervista al dottor Avoledo, biologo nutrizionista esperto di naturopatia, sulla dieta più indicata nella malattia da reflusso gastrico e altri disturbi di stomaco.

E' possibile preparare un macerato a freddo lasciando in acqua per otto ore una o più d'una di queste piante, in vendita già pronte in taglio tisana in erboristeria.


Altre strategie non farmacologiche per la salute dello stomaco



1. Agire sullo stress per curare il reflusso

E' noto che il reflusso gastroesofageo si riscontra con maggior frequenza nelle persone particolarmente sensibili allo stress.

Nervosismo, rabbia repressa (il classico "boccone amaro" che non si riesce a mandar giù), tensioni e preoccupazioni si ripercuotono spesso sulla delicata fisiologia dell'apparato digerente e possono provocare o peggiorare il reflusso gastrico e la sintomatologia correlata.


Parallelamente all'adozione di una dieta adeguata per la malattia da reflusso gastroesofageo e all'uso dei rimedi naturali specifici per il reflusso acido visti nelle righe precedenti, ha quindi notevole significato intervenire anche sulla sfera psicoemotiva. Alcuni fitoterapici risultano particolarmente indicati allo scopo, come la melissa (Melissa officinalis), molto utile nelle somatizzazioni viscerali dell'ansia, e il tiglio (Tilia tomentosa), un presidio erboristico tra i più delicati.


2. Reflusso gastrico e intolleranze alimentari

Se tutto ciò ancora non dovesse bastare, in un'ottica non convenzionale andrebbe verificata la presenza di eventuali intolleranze alimentari, più correttamente definite food sensitivity per non confonderle con quelle - poche - intolleranze riconosciute anche dalla medicina accademica (lattosio, glutine).

Le ipersensibilità individuali ai cibi e l'infiammazione che queste sono in grado di sostenere sono fonte tanto insospettata quanto frequente di disturbi legati al reflusso gastroesofageo e di altre difficoltà digestive e rappresentano di norma uno dei trattamenti più consigliabili e risolutivi nell'esperienza di chi utilizza approcci complementari.


Articolo di
biologo nutrizionista, specialista in scienza dell'alimentazione, dottore magistrale in scienze della nutrizione umana, dottore magistrale in scienze naturali, master in naturopatia.


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FONTI E BIBLIOGRAFIA SCIENTIFICA
  1. Gasparetto JC et al, "Ethnobotanical and scientific aspects of Malva sylvestris L.: a millennial herbal medicine", J Pharm Pharmacol, 2012 Feb;64(2):172-89.
  2. Ito T & Jensen RT , "Association of long-term proton pump inhibitor therapy with bone fractures and effects on absorption of calcium, vitamin B12, iron, and magnesium", Curr Gastroenterol Rep, 2010 Dec;12(6):448-57.
  3. Jiang D & al, "Current complementary and alternative therapy forgastroesophageal reflux disease", . Gastroenterol Rep (Oxf), 2023 Oct 4;11:goad057.
  4. Panahi Y et al, "Efficacy and safety of Aloe vera syrup for the treatment of gastroesophageal reflux disease: a pilot randomized positive-controlled trial", J Tradit Chin Med, 2015 Dec;35(6):632-6.
  5. Saberi A et al, "The effects of methanolic extract of Melissa officinalis on experimental gastric ulcers in rats", Iran Red Crescent Med J, 2016 May 15;18(7):e24271.
  6. Salvo EM & al, "Umbrella review of 42 systematic reviews with meta-analyses: the safety of proton pump inhibitors", Aliment Pharmacol Ther, 2021 Jul;54(2):129-143.
  7. Srivastava JK, Shankar E & Gupta S, "Chamomile: a herbal medicine of the past with bright futur", Mol Med Rep, 2010 Nov 1;3(6):895-901.
  8. Yeh AM & Golianu B, "Integrative treatment of reflux and functional dyspepsia in children", Children (Basel), 2014;1(2):119-133.

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